Catanzaro, Usb: “I vigili del Fuoco a rischio tagli”

Catanzaro Politica

"Purtroppo la USB teme che la forbice del governo Monti, dopo aver intaccato le pensioni, i contratti di lavoro, le risorse destinate ai territori, i passaggi di qualifica, le assunzioni e la stabilizzazione dei precari, ora cominci a toccare anche ciò che già esiste: alcune sedi territoriali dei Vigili del Fuoco sembra possibile vengano chiusi; come USB crediamo che il Corpo nazionale dei vigili del Fuoco debba essere escluso dai tagli e soprattutto in una regione con il più alto e triste primato di sismicità, primati di incendi, alluvioni, frane, esondazioni, una regione dal territorio fragile e compromesso". E' quanto scrive in una nota l'Unione sindacato di base di Catanzaro.

"Per tali motivo dopo la manifestazione del 17 ottobre, in cui una massiccia rappresentanza di vigili del fuoco ha calorosamente manifestato a Roma, una delegazione di vigili del fuoco hanno aperto il corteo della manifestazione che si è svolta a Roma iieri, denominata No Monti Day.

La situazione del Corpo è veramente drammatica in tutta Italia, ma a Catanzaro i tagli si andrebbero ad aggiungere ad una situazione già precaria di mezzi, uomini e risorse finanziarie ; oggi inviare una squadra da Catanzaro sino al Pollino, significa scoprire quasi totalmente un territorio : come si dice a Catanzaro “si spoglia un Santo per vestirne un altro”.

Il capoluogo di regione vedrebbe aggiungersi difficoltà a difficoltà : il paventato rischio di tagli si andrebbe ad aggiungere alle quotidiane difficoltà già rese insormontabili da un’amministrazione locale sorda alle richieste dei lavoratori anche quando si tratta di semplici e legttime proposte organizzative.

Il personale di Catanzaro deve fare i conti con assurde prese di posizioni della dirigenza, come il mancato rispetto di anzianità, ruoli e qualifiche funzionali, deve fare i conti con una dirigenza sorda a lamentele che possono sembrare banali -ma non lo sono affatto- quali le problematiche delle mense : ricordiamo solo che pochissimi mesi fa, a Milano per problemi analoghi, un centinaio di vigili del fuoco finirono in ospedale.

L’elenco non finisce certamente a queste difficoltà; infatti si registra una cattiva organizzazione dei lavoratori del settore amministrativo, con dipendenti stracarichi di lavoro o demansionati ed altri lavoratori impiegati in ruoli e mansioni previste per qualifiche superiori : un vero e proprio caos, più volte segnalato dalla USB anche ai vertici nazionali.

Il sindacato di base - conclude - continua nella denuncia delle difficoltà organizzative, un’attività certosina e puntuale che alcuni frutti li comincia a portare e che molti lavoratori cominciano pure a riconoscere ed apprezzare".