Teatro: “Calabria in scena” con l’ultima commedia di Teatro 6
Nuovo appuntamento con “Calabria in Scena”, il concorso regionale di teatro in vernacolo promosso dalla Media Service con la direzione artistica di Maurizio Rafele. Domenica 4 novembre, alle ore 18 presso l’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro, andrà in scena lo spettacolo “Avia ragiuna chidda bonanima” a cura di Teatro 6, in sostituzione della commedia “A Trastula” della Compagnia Krimisa di Cirò che, per problemi tecnici non dipendenti dalla direzione della rassegna, è stata rinviata a domenica 25 novembre.
“Calabria in scena”, che si sta confermando una manifestazione imperdibile per chi vuole riscoprire il piacere della tradizione del teatro in vernacolo, ospiterà per il suo terzo appuntamento una realtà amatoriale di grande successo come quella di Teatro 6, nata dalle spoglie della “Piccola fucina teatrale” già attiva dal 1988, che ha conquistato lo scorso anno il “Premio critica” alla prima edizione del concorso promosso da Maurizio Rafele. Sul palco del Casalinuovo la compagnia diretta da Mario Sei proporrà una commedia divertentissima e spensierata, ambientata nel 1950 in un momento storico importante in cui le sommosse dei contadini contro i grandi latifondisti diventano incandescenti. Scritta nel lontano 1988 - precisa l'autore - è stata rielaborata con la presenza di nuovi attori e nuove scenografie ancora più suggestive.
Già negli anni '90 lo spettacolo consentì ad alcuni attori, al regista di allora, Ciccio Viapiana, ed all'autore Mario Sei di vincere rassegne importanti e tanti riconoscimenti. Sullo sfondo della storia c’è la riforma agraria: l'approvazione della Legge Sila segna un momento storico determinante per la redistribuzione delle terre portando alla caduta dei latifondisti e favorendo la nascita delle cooperative sociali e della Cassa del Mezzogiorno. La Questione meridionale fa, appunto, da cornice ad una commedia divertentissima, in cui un sedicente medico, in base ad un cinico progetto della moglie, si troverà a dover risolvere una delicata questione amorosa tra la figlia di un ricco proprietario terriero ed un comunista.
Non mancano nella commedia momenti divertenti, ma anche riferimenti legati ai martiri di Melissa e alle sommosse di Melfi. Mario Sei, infatti, scrive e dirige le proprie commedie senza rinunciare ad evidenziare temi importanti come l’accettazione, l’emarginazione, l’emigrazione, la solitudine degli anziani. “Avìa ragiuna” torna quindi dopo 24 anni con nuovi interpreti, tutti molto bravi, e con un regista sempre più consapevole che il teatro dialettale, naturalmente quello d’autore, alla pari di altre forme culturali, contribuisce alla crescita in termini di cultura e tradizioni della nostra regione.