Vibo: la Cisal esalta la diffida del prefetto

Vibo Valentia Attualità

Una interessante “sfida”, che l’opinione pubblica vibonese non può non apprezzare, quella lanciata dal prefetto Michele di Bari che invita chi ha bocciato il bilancio di previsione per il 2012 a rivedere la propria posizione e convinzione, a ritornare sui propri passi ed evitare che dopo il danno, sulla pelle dei lavoratori della Provincia, intervenga anche la beffa. - È quanto scrive in una nota Filippo Curtosi segretario provinciale aggiunto Cisal -

Venti giorni, questi i termini concessi dalla massima autorità territoriale di governo, all’assemblea consiliare di Palazzo ex Enel, più che sufficienti per riflettere seriamente e far cambiare rotta a chi si è affidato alla più conveniente difesa dei colori di appartenenza, invece di valutare, più consapevolmente e responsabilmente, l’assurdo e precario stato di salute in cui versa l’apparato dell’Ente che sta per ritornare alla provincia madre di Catanzaro.

Un eloquente e doveroso gesto, quello adottato dal Prefetto Michele di Bari, che non solo ribadisce il suo forte attaccamento alle sorti della comunità vibonese quanto aiuta, indirettamente, la politica a rivedere i propri comportamenti nella certezza che l’interesse generale riesca, alla fine, a prevalere sulla politica di parte . D’altra parte Michele di Bari con la sua intelligente ed oculata scelta accoglie anche l’appello lanciato nei giorni scorsi dai lavoratori della Provincia ai rappresentanti delle istituzioni locali e dell’intera classe dirigente vibonese. Appello inteso anche a coinvolgere sindacati, associazioni di categoria e mondo della chiesa in un momento di grande difficoltà sociale. – prosegue Curtosi- L’approvazione dello strumento economico diventa importante momento propedeutico in una fase, come questa caratterizzata dalla prevista abolizione dell’Ente e che prevede il successivo accorpamento a Catanzaro, dove diventa inevitabile tentare di contenere i devastanti effetti prodotti dal provvedimento adottato dal consiglio dei ministri.

La Cisal, che ha peraltro già manifestato il suo pensiero in ordine all’errata valutazione delle forze di opposizione crede, tra l’altro, fermamente nel significato dell’iniziativa assunta dal Prefetto Michele di Bari che diffida il Consiglio all’approvazione del bilancio e ne condivide pienamente le ragioni. Tra gli altri motivi appare prioritario l’invito alla politica a mettere da parte la cultura dell’appartenenza e a pensare meglio e di più ai reali e diretti interessi dei lavoratori. Questo perché evidentemente l’arrivo del commissario liquidatore non rappresenta la migliore idea per affrontare i fulmini del governo centrale che si sono abbattuti sull’avvenire dell’istituzione Provincia.

Questo momento di grande difficoltà non può essere superato con la più sfrenata ed inutile lotta politica. – conclude Curtosi - Quel che appare chiaro è che il prefetto Michele di Bari offre una opportunità che a nessuno è concesso sottovalutare. Non è la prima volta che il massimo dirigente di Palazzo Rizzuto invita la politica a dimostrare alto senso di responsabilità e a non scadere in conflitti che hanno come obiettivo esclusivo soltanto la più totale penalizzazione dei lavoratori. Pdl e Udc, dunque, facciano prevalere il senso della buona politica salvando le legittime attese dei dipendenti della Provincia e di quanti in qualche modo hanno rapporti sull’approvazione del documento bocciato giorni addietro.