Catanzaro: sottoscritto protocollo per demolizione fabbricati abusivi
Comune di Catanzaro e Procura della Repubblica unite, in uno sforzo concentrico, contro l’abusivismo edilizio. All’insegna della sinergia fra le Istituzioni, il sindaco Sergio Abramo e il procuratore della Repubblica, Antonio Vincenzo Lombardo, hanno sottoscritto stamattina il protocollo d’intesa sull’esecuzione delle sentenze irrevocabili contenenti l’ordine di demolizione delle opere edilizie abusivamente realizzate. L’iniziativa si inserisce nella serie di accordi promossi da diverse Procure della Repubblica su tutto il territorio nazionale. Nello specifico, il documento prevede che il Comune su cui insiste il manufatto abusivo procederà, a sua cura e a sue spese, anche per conto dell’Autorità giudiziaria, alla demolizione degli stessi manufatti in relazione ai quali sia già intervenuta sentenza definitiva e disattesa l’intimazione amministrativa all’abbattimento.
Gli edifici da demolire, inoltre, saranno concordemente individuati (attraverso atti formali con firma congiunta) con diverse priorità d’intervento a seconda delle seguenti fasce: la precedenza verrà data alle opere realizzate con permessi a costruire illegittimamente rilasciati per effetto di fatti o reati contro la pubblica amministrazione giudizialmente accertati; manufatti eseguiti nell’ambito di lottizzazioni abusive; opere non complete realizzate in zone di inedificabilità assoluta; opere non complete realizzate in zone di in edificabilità relativa; opere complete realizzate in zone di inedificabilità relativa, ma non destinate a residenza abituale; tutte le altre opere abusive a partire da realizzazione ex novo in centri abitati, rispetto a quelle zone periferiche e rispetto agli ampliamenti di preesistenti edifici, con precedenza dei manufatti più consistenti.
L’Autorità giudiziaria fornirà ogni necessario apporto tecnico-giuridico compatibile con le proprie attribuzioni funzionali. Al fine di elidere o eludere le ipotesi di contenzioso, connesse alla pendenza di procedure di sanatoria, il Comune si attiverà a trarre con particolare urgenza i casi di manufatti per i quali sia stata inoltrata richiesta di condono. Stante il complesso iter procedurale, l’esecuzione delle opere di demolizione ad opera del Comune dovrà avvenire entro 14 mesi dalla scadenza del termine di 90 giorni assegnato al proprietario con il provvedimento di ingiunzione di cui all’art. 31 della Legge 380/2001. Periodici incontri fra le parti firmatarie consentiranno di monitorare lo stato operativo del protocollo d’intesa innestandovi, se necessario, nuove segnalazioni migliorative.
“Stipulando questo protocollo d’intesa – ha affermato Abramo – abbiamo voluto cogliere al volo l’occasione offertaci dalla Procura, perché può rappresentare una leva importante nella lotta all’abusivismo edilizio. Unendo le forze, l’Amministrazione comunale e l’Autorità giudiziaria possono dare una risposta più celere alle problematiche di un settore dal quale emergono, a volte, preoccupanti speculazioni e interessi criminali che vanno debellati con decisione”.