Riqualificazione dell’ edificio dell’ Enducato
Diventerà uno dei luoghi simbolo del progetto di rinascita del centro storico che verrà presentato nei prossimi mesi dall’Amministrazione comunale. Un grande contenitore di oltre 3mila metri quadrati capace di ospitare qualificate attività culturali e direzionali. Il sindaco Sergio Abramo ha effettuato, stamattina, un lungo sopralluogo all’interno dell’edificio dell’Educandato. La struttura, abbandonata da anni, ma recentemente acquisita da palazzo De Nobili, è destinata ad essere ristrutturata tramite un finanziamento di 6 milioni 400mila euro previsto nel pacchetto dei fondi Pisu. Dopo la riqualificazione, per cui è già stato indetto il bando di gara, il complesso ospiterà la “Fabbrica della creatività”.
Ad affiancare il primo cittadino durante il sopralluogo, il capogruppo di “Primavera a Catanzaro”, Mauro Notarangelo, e alcuni tecnici comunali. La struttura, come è noto, è situata nel cuore del centro storico, a poche decine di metri da palazzo De Nobili e confinante con la Villa Margherita. “Restaurando e riqualificando questo edificio dall’importanza tanto simbolica quanto significativa – ha dichiarato Abramo - l’Amministrazione vuole incastrare un’altra tessera nel suo mosaico di rilancio del centro storico. Per questo motivo, ritengo sia da sottolineare l’atteggiamento costruttivo del consigliere di minoranza, dott. Mauro Notarangelo, che ha condiviso la mia volontà di voler lavorare, al di là degli schieramenti politici, per l’esclusivo bene della città. Quello del capogruppo di “Primavera a Catanzaro” dovrebbe rappresentare un esempio per quanti, invece, si sono lasciati trasportare finora da una voglia di polemizzare che potrebbe essere un tratto distintivo delle segreterie dei partiti, ma non dovrebbe appartenere a chi è stato scelto per governare la cosa pubblica.
Auspico – ha concluso - che quella di Notarangelo, che pure non mi farà sconti nel suo ruolo di oppositore, diventi la prerogativa principale di tutti i consiglieri di palazzo de Nobili, siano essi seduti fra i banchi della maggioranza, che fra quelli della minoranza”.