Ciancio (Fuci Catanzaro): Moscati esempio di santità , professionalità e dedizione
"Oggi, venerdì 16 Novembre, si celebra la festa liturgica di San Giuseppe Moscati: “un Santo in camice bianco”, “un Santo della gente”, “un Santo del nostro tempo” che ha saputo vivere il Vangelo nel mondo universitario e tradurlo nella pratica quotidiana della professione medica. La Sua è una testimonianza di come ognuno di noi possa vivere seguendo il Vangelo e che la via della Santità è accessibile a tutti purché si viva con amore. E' quanto scrive in una nota Sebastian Ciancio, presidente della Fuci, di Catanzaro.
"Giuseppe Moscati - scrive ancora Ciancio - vedeva nel prossimo bisognoso e ammalato la presenza di Gesù, la sua vita era completamente dedita ai fratelli bisognosi e ammalati e per questo prestava gratuitamente le Sue cure ai poveri. In lui brillavano : carità, sensibilità, infinita umanità … Il Santo rimaneva addirittura rattristato e deluso quando scorgeva accanto a sé la presenza di persone invidiose della Sua bravura. Questo è uno dei motivi per cui, sulle orme e nell’esempio del Santo medico napoletano, dovremmo imparare ad essere più bambini e meno complicati: ingenui, semplici, immagini del vero credente. Noi cattolici non veniamo a Dio conoscendo qualcosa, mettiamo la nostra fiducia su tutto ciò che egli ci insegna. Questa è una delle principali caratteristiche dei bambini: essi non conoscono nulla da sé, credono ogni cosa venga loro riferita da persone che reputano degne di fiducia anche se non riescono a comprenderle. Giuseppe Moscati non incuteva alcun timore ai bambini.
I "grandi" - conclude Ciancio - ne subivano sempre un'impressione di austerità che imponeva un riverente comportamento nei suoi riguardi; i bambini invece lo trattavano quasi come un compagno di giochi, un fratello, un amico più grande. In un periodo come quello che stiamo attraversando, in cui anche il mondo sanitario appare attraversato dallo smarrimento etico e dall'impoverimento morale, la vita del Santo rappresenta un pressante richiamo a riprendere con maggiore coraggio e con slancio più generoso il cammino per riportare umanità nella società oltre che nella Medicina e non venire meno alla nostra vocazione di cristiani".