Carmine Gallippi: “Per Scalzo due pesi e due misure”
"Scalzo dicendo che il centro destra ha sforato il patto di stabilità per 12 milioni di euro, con l'assessore al bilancio della giunta Traversa, mente sapendo di mentire. Anzi fa di più, da buon politico trasforma la realtà in fantasia per mascherare i misfatti della amministrazione di centro sinistra. Già una volta sono intervenuto sull'argomento facendo notare i rilievi mossi dalla Corte dei Conti alla giunta Olivo, ma ne lui, ne i suoi compagni di viaggio hanno fatto una piega". E' quanto scrive Carmine Gallippi candidato consiglio comunale Lista "Scopelliti Presidente".
"Quello che mi stupisce - continua Gallippi - è che nella confusione intellettuale, da rottamatore alla ricerca dell'auspicato ricambio di cui ha bisogno la città di Catanzaro, dimentica che alle primarie del suo partito ha votato e fatto votare uno di quelli da rottamare, proprio per non favorire quel rinnovamento di cui spesso parla. Non vorrei si usassero due pesi e due misure. Inoltre lo stesso da alcune dichiarazioni rilasciate, sembra voglia mistificare il governo Monti (a differenza del metodo Abramo che secondo lui ha tagliato indiscriminatamente pur di rientrare nel patto di stabilita) lodandone il lavoro e forse la capacita di non colpire i ceti deboli, parlando quindi di equità nelle scelte.
A tal proposito mi sembra utile quindi far notare, se ce ne fosse bisogno, che al governo dei tecnici vanno riconosciuti i meriti delle lacrime da coccodrillo della Fornero, la quale ha saputo rimettere in corsa l'Italia sulle spalle dei poveri cittadini; e questo non per sei mesi, quindi sino al rientro nel patto di stabilità del comune, ma per un numero indeterminato di anni. Da loro personalmente mi sarei aspettato molto di più, sottintendendo quelle riforme che avrebbero dovuto rimettere in moto la macchina Italia.
Vorrei brevemente dire a Scalzo - conclude il consigliere - che è inutile proseguire la campagna elettorale sul tema "i buoni da una parte i cattivi dall'altra" poiché i cittadini sanno già distinguere i loro rappresentanti da eleggere in seno al consiglio senza ulteriori indugi. Da questo lato troverà comunque sempre persone pronte a confrontarsi senza rinnegare il proprio passato (a differenza di chi non lo cita mai per evitare cattive figure).Se la parola d'ordine deve essere rinnovamento, a Catanzaro certamente il sinonimo non può essere e non sarà Scalzo".