Filt- Cgil su l’insensibilità di FdC a gestire le più banali necessità umane
Non se ne può più!!!!! Non comprendiamo le difficoltà di gestione dei dirigenti di Ferrovie della Calabria e l’imbarazzo di amministrare gli sviluppi relativi alle più banali necessità umane. - È quanto scrive in una nota Domenico Laganà, Segretario Genenerale Filt - Dopo il lavoro prodotto per sanare le difficoltà economiche grazie al contributo sindacale, non è sostenibile la freddezza nei confronti dei lavoratori che più di altri si trovano in difficoltà. Vogliamo evidenziare la superficialità dimostrata nei confronti di un lavoratore rispetto una necessità nobile, qual è l’accudire la propria figlia colpita da una malattia degenerativa. Ci riserviamo di comunicare il nome ma L. D., lavoratore delle Ferrovie della Calabria, combatte da sempre la sfida più grande nel sostenere la propria figlia disabile, con la grande determinazione di un padre che non vuole arrendersi alle difficoltà di una vita di sacrifici.
Scriviamo questo appello come Filt- Cgil poiché riteniamo impensabile che la stessa dirigenza di FdC continui, dopo tante richieste, a rimanere impassibile, seguitando ad infierire con la richiesta di trasferimento in sedi tanto lontane quanto più economicamente difficili da sostenere. Cosa deve ancora subire un lavoratore padre che sta dedicando come pochi la vita alla propria figlia? Possibile che l’unica strada che le stesse Ferrovie della Calabria intendono percorrere è l’indifferenza e l’insensibilità? Chiediamo un rapido intervento agli assessori Francescantonio Stillitani e Luigi Fedele, pregandoli di agire al fine di evitare un nuovo dramma familiare che, oltre all’allontanamento, minerebbe fortemente le già incerte e risicate risorse economiche. - Conclude Laganà -
Chiediamo, infine, un intervento diretto per trovare una soluzione definitiva all’imbarazzante vicenda. Come sindacato facciamo nostra questa battaglia per vivere ogni momento al fianco dei più deboli. Siamo vicini al lavoratore e continueremo a sostenerlo per quella che sarà la sfida più difficile.
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