Politica, Angela Napoli (Fli). Abbandonata da Fini per colpa di Bocchino

Calabria Politica
Angela Napoli

La parlamentare di Futuro e Libertà, Angela Napoli, rimarrà nel partito ma da "indipendente" Lo afferma la stessa Napoli in una lunga intervista rilasciata al Blog online secondopianonews.com in cui esprime rammarico - si legge in una nota del Blog - su tutta la vicenda calabrese e soprattutto il dispiacere per il “silenzio” del presidente del Partito Gianfranco Fini, che sembra il segno di un “abbandono e tradimento”. La componente della Commissione Antimafia lancia strali verso Italo Bocchino, reo, secondo la Napoli di tendere la mano a persone del Pdl come l’ex ministro Alfano, il quale “copre” nel suo partito gente come Cosentino, Dell’Utri, Brancher, Papa e poi viene a Reggio Calabria a supportare gente che ha grosse responsabilità nello scioglimento del comune di Reggio Calabria e del dissesto finanziario dell'ente".

Parla del Presidente Scopelliti la parlamentare e a chi le fa notare che Bocchino e Scopelliti sono vecchi amici di partito lei risponde: “Si, anche io ero compagna di partito, però se vogliamo non fare battaglie di mera facciata o cosi sulla carta, le distanze vanno prese da chi si rende responsabile degli scioglimenti". Incalazata dal giornalista che ricorda come prima delle regionali Scopelliti era per la Napoli "il migliore, il nuovo e uno affidabile” la parlamentare risponde: “Si, all’inizio, prima delle regionali. Prima che presentasse le liste. Ma poi ha presentato le liste da coordinatore regionale del Pdl, inserendo dentro degli elementi che per me non erano assolutamente candidabili”. Il riferimento è a Cherubino, Zappalà, Morelli e altri. Su Morelli però ammette: “Non me l'aspettavo”.

Soffermandosi poi sugli arresti di consiglieri regionali e l'ipotesi di scioglimento del Consiglio regionale Angela Napoli afferma: “Ci ho provato ma non si può chiedere lo scioglimento dei Consigli regionali. Non è previsto. Ci sarebbe una prassi, ma è una procedura un po’ complessa. È una situazione comunque anomala. Nemmeno il governo può intervenire. Certo, anche in circostanze così gravi, con membri inquisiti o arrestati per mafia, ci vorrebbe buon senso e responsabilità. Gli eletti sono invece li seduti sostenendo che le responsabilità sono personali”. Infine lo sfogo: “Guardi, io mi sono dimessa a quattro mesi di distanza dalle elezioni politiche, dove comunque la mia storia, il mio percorso, la mia stessa situazione di sicurezza avrebbe portato il partito a ricandidarmi. C’è voluto coraggio a prendere questa decisione, non crede?”.