Il Fli calabrese contro le dichiarazione di Angela Napoli a Servizio pubblico

Calabria Politica

“Quanto dichiarato da Angela Napoli nella trasmissione “Servizio Pubblico” di Santoro ha dell’incredibile, è il frutto del delirio che sta vivendo per non aver spuntato la sesta legislatura, sottolineatura che l’abile Santoro con tono sarcastico ha evidenziato. Per dovere di chiarezza è opportuno precisare quanto segue: Futuro e Libertà è nato per rinvigorire la passione politica all’insegna della legalità, della meritocrazia e affermando il valore della Nazione unica e indivisibile”. E’ quanto sostiene il coordinamento regionale del Fli.

“L’operato e la gestione del partito in Calabria - continua la nota - portata avanti da Angela Napoli rasenta i metodi Berlusconiani tesi all’accentramento assoluto e a santificare la Sua persona; ne è la dimostrazione l’azzurro celestiale che indossava in trasmissione l’ex di FLI. E’ davvero mortificante apprendere per voce della Napoli che il partito ha tradito la sua missione, come altrettanto squalificanti sono le insinuazione verso autorevoli dirigenti di Futuro e Libertà che a suo giudizio avrebbero consentito l’ingresso in giunte con infiltrazioni mafiose. Questa falsità la stigmatizziamo e la rispediamo al mittente; non corrisponde al vero quanto insinuato dalla Napoli, la vicenda riguarda la Giunta Provinciale di Crotone nella quale il nostro rappresentante non appena è stata nominata la commissione d’accesso ha rassegnato le sue dimissioni da Assessore, per poi rientrare dopo la verifica che ha acclarato che l’amministrazione non si trovava nelle condizioni di contiguità con ambienti criminali. La conferenza stampa dell’On.le Italo Bocchino tenutasi a Crotone, è stata un segnale di grande valore politico che ha voluto sottolineare che i nostri rappresentati sono disponibili all’impegno politico solo ed esclusivamente in condizioni di assoluta trasparenza e legalità.

La veterana della Camera dei Deputati, pensa di avere a che fare con il piccolo codazzo di lecchini che la venerano, ma questa volta in Calabria ha trovato pane per i suoi denti. Ci dica, se ha il coraggio, chi del FLI calabrese è colluso? Ci dica, se ha il coraggio e l’onesta politica, perché non ha voluto sentire ragioni quando centinaia di iscritti le chiedevano di raddrizzare il tiro sulla conduzione del partito? Il suo intento era solo quello di restare l’unica referente e la punta di diamante del FLI Calabrese, condizione che le avrebbe permesso di essere, lo ribadiamo con forza, ancora una volta rieletta.

La prova del suo totale fallimento politico sta nella constatazione che nessun’altra forza politica ha inteso candidarla. Ieri sera nello studio di Servizio Pubblico era presente l’ex magistrato Antonio Ingroia che, in Calabria, si è guardato bene dall’inserirla in lista! Eppure aveva lasciato il FLI da due mesi e il salto della quaglia era possibile! Sfumata ogni altra possibilità di salvezza, la paladina della legalità ha deciso la becera vendetta mediatica che sancirà la sua disfatta politica poiché verrà ricordata come colei che, per ripicca, ha utilizzato il piccolo schermo per avere gli ultimi minuti di vanagloria. Sentiamo comunque il dovere di ringraziare Napoli per l’apporto di ulteriore consenso a Futuro e Libertà in Calabria e in Italia perché le sue parole sono la dimostrazione lampante che siamo un partito che ha ben chiaro la strada da seguire. Non a caso Fabio Granata, pochi secondi dopo le dichiarazioni in tv della Napoli, su facebook ha postato quanto segue: “Ho sempre sostenuto le battaglie di Angela Napoli e stasera, pur conoscendo molte delle sue ragioni, mi ha profondamente deluso accomunando in un unico giudizio negativo la storia legalitaria e trasparente di Futuro e Libertà. Io e tantissimi altri giovani, donne e dirigenti di Fli non abbiamo bisogno di lezioni di legalità! Vivo come Angela sotto scorta e non ne faccio un motivo di distinzione. Anche lei si è prestata a questo odio sistematico contro di noi, da sinistra a destra: ma noi siamo qui e teniamo alta la bandiera”. La dichiarazione di Fabio Granata riassume e sintetizza in maniera chiara ed inequivocabile il tentativo maldestro che la paladina della legalità ha inteso mettere in atto seguendo a nostro avviso il metodo becero, squalificante e arrogante degli apparati che lei, a parole, dice di combattere. Non vogliamo aggiungere altro, ma siamo disponibili a documentare agli organi di stampa tutto l’iter operativo della vicenda e la vera motivazione della sua uscita da Fli”.