Catturato a Cutro il figlio del defunto boss Arena di Isola Capo Rizzuto

Crotone Cronaca
L'arresto

Catturato a Cutro il figlio del defunto boss Arena di Isola

È finita alle prime luci dell'alba, dopo più di un anno, la latitanza di Fabrizio Arena, pluripregiudicato 30enne, esponente di spicco della 'ndrangheta di Isola Capo Rizzuto e figlio del defunto boss Carmine, assassinato a colpi di bazooka nel 2004. I Carabinieri del comando provinciale di Crotone, nel corso di un'operazione che ha visto impegnati circa 50 uomini, lo hanno rintracciato in una palazzina di Steccato di Cutro, nel crotonese. Fabrizio Arena, sposato e con due figli, era ricercato per associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio, detenzione di armi. Si trovava da solo in un appartamento al piano terra ed è stato sorpreso nel sonno, aveva con sé un documento falso intestato a un certo Francesco Bova. Il latitante si era sottratto alla cattura il 21 aprile dello scorso anno quando a suo carico venne emessa un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione 'Ghibli' con l'accusa di aver partecipato all'omicidio di Pasquale Nicoscia, avvenuto l'11 dicembre 2004 a Isola Capo Rizzuto al culmine della faida tra le famiglie Arena e Nicoscia; e ancora per il tentato omicidio di Domenico Bevilacqua detto 'Toro seduto', esponente di rilievo della criminalità organizzata catanzarese, rimasto ferito al volto da colpi di fucile calibro 12 nell'aprile del 2005 a Catanzaro Lido. Nel frattempo, il 26 novembre del 2009, l'uomo è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell'ambito dell'operazione 'Pandora' della Polizia, che aveva portato in carcere 37 persone. Arena era tra i presenti alla cena dell'aprile 2008, in un ristorante di Crotone, nel corso della quale il senatore Nicola Di Girolamo, del Pdl, festeggiava la sua elezione al parlamento. Esponenti della cosca Arena come Franco Pugliese (ritratto in una foto con il parlamentare in occasione della cena), secondo quanto accertato dall'inchiesta "Broker" della Dda di Roma, si sono incontrati, in occasione delle elezioni politiche del 2008, con Di Girolamo e Gennaro Mokbel per raccogliere - secondo gli inquirenti - voti in modo fraudolento a favore del candidato del centrodestra nella circoscrizione estera. Il fatto che il latitante si nascondesse in territorio di Cutro, storicamente sotto il dominio della cosca Grande Aracri avversa a quella degli Arena di Isola Capo Rizzuto, pone interrogativi su eventuali nuove alleanze che si sarebbero formate tra le organizzazioni criminali del crotonese: e' quanto ha sottolineato il procuratore della repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo in conferenza stampa.