San Giovanni in Fiore, Conferenza micologica calabrese

Cosenza Attualità

Aggiornamento micologico, escursione mirata nei boschi studio, approfondimento scientifico delle specie fungine reperite e scambio di esperienze tra Micologi ed esperti in micologia provenienti da tutta la Regione, sono questi gli obiettivi che si propone il Comitato Scientifico della Confederazione Micologica Calabrese, CMC, in occasione dei due incontri itineranti che annualmente organizza sul territorio regionale.

La Confederazione a cui aderiscono la quasi totalità delle Associazioni Micologiche e Naturalistiche presenti nelle varie province della Regione costituisce, dal 1995, l’organismo di riferimento regionale in campo micologico che rappresenta, unitariamente, i quasi duemila soci dei vari Gruppi Calabresi.

L’ultimo evento, per il 2012, il Comitato scientifico Regionale 2° sessione, si è tenuto a San Giovanni in Fiore (Cs). La scelta del territorio del centro silano, proposta dal Direttore Scientifico della Confederazione, Dr. Ernesto Marra, dal Presidente Dr. Francesco Toteda e condivisa dal Consiglio Direttivo della CMC non è stata casuale. Il territorio di San Giovanni in Fiore e dei Comuni limitrofi offre, infatti, la possibilità di reperire una straordinaria diversità di specie fungine utili allo studio. La diversificata natura del suolo del comprensorio, da alcalino a neutro fino a sub acido o acido, la diversificata altitudine dei siti (dai 1.881 slm di Montenero fino ai 480 slm di località Cariello ) la diversificata presenza di essenze arboree, Pino laricio e faggio nelle zone alte, castagno, querce e macchia mediterranea in quelle a quote inferiori rappresentano, per chi si occupa di micologia, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.

L’escursione dei delegati della Confederazione nei boschi silani, infatti, pur nelle condizioni di scarsa nascita fungina, causata delle insufficienti piogge, che sta caratterizzato l’attuale stagione micologica autunnale, ha consentito di reperire, comunque, specie interessanti fra cui una vera rarità quale Amanita curtipes, specie da proteggere e segnalata in Calabria solo in pochissime occasioni. Il ritrovamento ha consentito la verifica dei caratteri microscopici della specie, la catalogazione e conservazione in erbario del campione, disponibile, così, per eventuali ulteriori studi.

Nello spazio dedicato all’aggiornamento è stata presentata una relazione, curata dal Dr. Marra, su un interessante studio condotto, da ricercatori tedeschi presso il German Cancer Research Center che ha visto una pericolosissima tossina , l’afa amanitina presente in Amanita phalloides, Amanita verna, Amanita virosa ed in alcune altre specie conosciute come “tossiche mortali”, utilizzata, sperimentalmente, nella terapia del cancro. In tale ricerca, pubblicata sulla rivista JNCI Journal of the National Cancer Institute Oxford University Press, la tossina, coniugata ad un anticorpo specifico contro le cellule cancerose è stata utilizzata, con risultati promettenti sia in vitro che su animali di laboratorio, per indurre la morte di linee cellulari cancerose. La ricerca sull’eventuale uso terapeutico dell’alfa amanitina coniugata è solo all’inizio e saranno necessari ulteriori studi e verifiche prima di poter arrivare a risultati attendibili per l’eventuale uso sull’uomo. Verificare tuttavia che le conoscenze mico-tossicologiche ritornano utili in un campo così delicato quale la ricerca sul cancro non fa che confermare che la ricerca in campo micologico continua a costituire una significativa risorsa.

Hanno fatto seguito le relazioni su specie fungine rare rinvenute in Calabria, curate dagli esperti Avv. Emilio Corea, presidente del Gruppo di Catanzaro e da Giuseppe Liberti del Gruppo di Roccella Jonica e la relazione del Dott. Giovanni Sicoli, del Gruppo di Amantea sui danni causati alle specie arboree da un fungo parassita: Armillarea mellea. L’aggiornamento si è concluso con l’illustrazione, da parte del Micologo Eugenio Porcella, Presidente del Gruppo di Amantea, circa l’utilizzo, quale integratore alimentare, di Ganoderma lucidum. Il fungo, conosciuto anche come Reishi, fin dall’antichità viene largamente utilizzato, nella cultura orientale, quale rimedio fitoterapico per le particolari proprietà benefiche che alcuni suoi componenti mostrano avere. Ha concluso i tre giorni dedicati alla Micologia la comunicazione del Presidente Toteda e del Micologo Carmine Lavorato circa i primi dati sul lavoro di Mappatura dei funghi in Calabria che la Confederazione ha avviato in collaborazione con l’ISPRA ('Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e l’AMB (Associazione Micologica Bresadola di Trento). A tale proposito tutti i Gruppi Micologici aderenti alla CMC hanno vivamente auspicato una celere conclusione della procedura per il rilascio, da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, dei permessi speciali per la raccolta ai fini scientifici di funghi da studio. Pur avendo trovato infatti piena disponibilità alla concessione di tali permessi il complesso iter amministrativo, presso l’ufficio dell’Assessorato preposto al loro rilascio, sta rischiando di compromettere i risultati della stagione micologica in corso.

I convenuti si sono poi dati appuntamento, per la prossima primavera, presso un nuovo sito territoriale di osservazione micologica dove continuare le attività di aggiornamento e quelle legate al censimento e mappatura dei macromiceti calabresi.