Vibo, Cisal: gravi disagi al mercato delle Clarisse
"Non è una semplice accusa ma una banale constatazione dei fatti: col trascorrere del tempo sembra diminuire sempre di più l’interesse dell’Amministrazione comunale nei confronti dei gravi problemi che attanagliano i piccoli coltivatori diretti del mercato di via Clarisse che giornalmente forniscono le massaie vibonesi tra un disagio e l’altro. Chi segue la via crucis di questo ormai imbarazzante problema non può non dedurre che l’idea di risolverlo appare sempre più lontana dalla mente del sindaco e non vi sono elementi per affermare il contrario". E' quanto scrive in una nota la Cisal.
"Il progetto di ristrutturazione dei locali - coontinua la nota - come si ricorderà chiusi da tempo perché inagibili, non decolla: è questo il giudizio più concreto sull’assurdo lassismo manifestato a tutt’oggi da Amministrazione e ufficio tecnico che, ricevuto il parere favorevole sul progetto da parte dei vigili del fuoco e sollecitati dagli uffici della prefettura, non riescono a mandare avanti l’impegno assunto con gli stessi interessati. Quel che più incuriosisce e che Palazzo Luigi Razza, e non se ne conoscono i motivi, si ostina a non rispondere alle continue pressioni della Cisal, che proprio in difesa del legittimo interesse di venditori ed acquirenti, chiede di conoscere lo stato dell’arte del progetto di ristrutturazione.
La Cisal, memore di questo deplorevole atteggiamento, ha inviato una comunicazione a sindaco, segretario generale, responsabile dell’ufficio tecnico e assessore alle attività produttive per invitarli ad un tavolo di discussione sul progetto riguardante la ristrutturazione del mercato di via Clarisse, sollecitando il Prefetto Michele di Bari ad indirla.
Iniziativa, peraltro, già condivisa dal Prefetto, che da sempre ha posto la sua disponibilità attorno al problemi dei piccoli coltivatori diretti vibonesi.
Proprio di recente la massima autorità territoriale di governo ha richiesto al Comune “di fornire notizie in ordine alle condizioni di sicurezza e di agibilità” visto che gli interessati, ormai da tempo, avvertono un senso di abbandono che li investe come persone oltre che come lavoratori.
Inutile ribadirlo: per la Cisal i coltivatori diretti sono stati derubati dal diritto di lavorare in condizioni normali e dignitose.
Aspetto da non trascurare se si tiene conto che si tratta per la maggior parte di lavoratrici anziane e in preda ad acciacchi.
Crediamo sia giunto il momento che il sindaco risponda al perché queste persone vengono lasciate in balia di se stessi e non venga riconosciuto loro il diritto a poter contare su una struttura di lavoro dignitosa ?
Al Segretario generale di Palazzo Luigi Razza la Cisal chiede come giudica il comportamento del dirigente dell’ufficio tecnico comunale in ordine a tempestività, accessibilità, chiarezza e responsabilità rispetto allo “stato di salute” del progetto per la ristrutturazione trattandosi di valutarne la performance individuale.
Siamo di fronte ad un comportamento che penalizza fortemente i piccoli coltivatori diretti del mercato di via Clarisse, peraltro, colpiti anche dalla crisi delle vendite quotidiane.
La Cisal, - conclude la nota - a questo punto, ritiene che una possibile e non tardiva soluzione al problema possa essere facilitata da un concreto confronto capace di meglio chiarire la necessità di rendere agibile il lavoro di chi vende, meno disagevole l’accesso delle massaie che acquistano, ripristinando le più adeguate condizioni ambientali ed igieniche aiutando il mercato a riprendere la condizione ideale di tutti i giorni".