Catanzaro, Federfarma conferma sciopero per il prossimo 7 gennaio
Federfarma Catanzaro comunica che, a seguito dell’istanza di conciliazione tenutasi l'11 dicembre scorso presso la Prefettura di Catanzaro, alla presenza di Antonio Reppucci Prefetto di Catanzaro, di Mario Catalano –Direttore Sanitario A.S.P. di Catanzaro, e dei dottori Vincenzo Defilippo, Vitaliano Corapi e Maria Cristina Murone per conto di Federfarma Catanzaro, comunica che qualora l’Asp di Catanzaro non assolva l’impegno assunto di pagare nel corrente mese la mensilità di luglio 2012 e agosto 2012, conferma la giornata di chiusura per il 7 gennaio 2013 e nel contempo si posticipa in pari data , su richiesta del Prefetto, la sospensione del servizio CUP. Non è certo una questione di principio ma la protesta nei confronti di un sistema chiuso, che non accenna approcci al dialogo costruttivo. È per questo che è intenzione dei farmacisti della Provincia di Catanzaro utilizzare gli strumenti che la legge riconosce per la manifestazione delle loro doglianze, nel pieno rispetto della comunità e mantenendo pur sempre aperta la strada della concertazione purché seria e concreta.
Senz’altro poco giustificativa la nota del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro Dott. Gerardo Mamcuso e per niente rassicurante: non ci saranno figli e figliastri e senz’altro si tratta di una guerra fra poveri ma disattendere il dato normativo è ingiusto ed illegittimo. Si ribadisce che i farmacisti non hanno mai domandato, pur essendo nel diritto di farlo, tutte le mensilità dovute ma un incontro finalizzato alla stipula di un piano dei pagamenti serio che consentisse di programmare le entrate ai farmacisti e le uscite alla Parte pubblica. Si ribadisce, inoltre, che non ci sono accordi firmati nei mesi precedenti e che l’accordo firmato (allegato in copia) il 16 novembre 2011 dal Dottori Mario Catalano e Mario Donato in rappresentanza dell’ASP di Catanzaro al punto 2 recita “La regolarizzazione dei pagamenti dei crediti maturati dalle farmacie dovrà avvenire entro giugno 2012. Nelle more il ritardo non potrà superare il tetto complessivo delle due mensilità”.