Sciopero farmacie: la spending review tagli a chi risparmia
In attuazione di quanto deliberato dall’Assemblea Nazionale di Federfarma del 10 luglio scorso, come primo atto di protesta della categoria contro le insopportabili misure previste per il settore farmaceutico nel contesto della “spending review”, è stata proclamata la chiusura delle farmacie private su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di giovedì 26 luglio 2012, durante la quale il servizio farmaceutico sarà assicurato esclusivamente dall’apertura e dal normale funzionamento delle farmacie di turno obbligatorio.
La motivazione della proclamata astensione collettiva dal servizio farmaceutico è dovuta alle misure contenute nel Decreto-Legge 6 luglio 2012 n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, il cosiddetto provvedimento di spending review con il quale il Governo è intervenuto in maniera massiccia, penalizzante ed iniqua nei confronti delle farmacie italiane.
Infatti, l’art. 15 del decreto-legge in oggetto, prevede che, a decorrere dal 7 luglio 2012, lo sconto dell’1,82% che le farmacie già praticano al SSN ai sensi della legge 122/2010 è aumentato al 3,65%. Inoltre il tetto di spesa farmaceutica territoriale, è stato rideterminato, in diminuzione, per il corrente anno dal 13,3% al13,1%. Per il 2013 subirà una ulteriore contrazione all’ 11,5%.
Si tratta, come detto, della prima delle azioni che abbiamo deciso per opporci ad una strategia tanto incomprensibile quanto ingiustificabile, dal momento che sta progressivamente strangolando il sistema farmacia, mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa di un servizio prestato con altissimi livelli di efficienza e raccogliendo presso la cittadinanza costanti e indiscussi apprezzamenti.