Comune di Rossano: Riunione Enel, polemiche svitate
Più che delirante appare ormai del tutto svitata la polemica che da qualche parte si è voluta alimentare sulla riunione preliminare tra capigruppo rappresentanti sindacali ed ENEL. Perché, a distanza di 48 ore, ancora non si capisce quale sia, almeno per qualche protagonista in cerca di scena, il vero oggetto del contendere.
Ieri la polemica sgarbata e prepotente di una decina di singoli auto-invitati ad una delle tante riunioni interne che si tengono nel Municipio e per le quali, così come accade ogni giorno lavorativo, non vengono certo invitati gli operatori dell’informazione. Quest’ultimi, senza alcuna inventata violazione da parte di nessuno, sono stati infatti informati puntualmente ed autonomamente da tutti i soggetti partecipanti all’incontro di mercoledì 12: dal Comune, dai sindacati e dai capigruppo consiliari. Così come nessuno dei capigruppo è stato escluso. Nessun invito è stato spedito. La comunicazione è stata infatti trasmessa ai capigruppo presenti nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Anche in questo caso, nessuna inventata violazione di cui lamentarsi.
Ma ancor più allucinante è l’allarme del quale si farebbe interprete Legambiente rispetto alla favola del “carbone pulito” che nessuno ha raccontato o ascoltato mercoledì pomeriggio in sala consiliare. Qui davvero si sfiora il ridicolo e si mette in scena, lo ribadiamo, il tentativo di strumentalizzare e processare le intenzioni di chi ha semmai sostenuto il contrario, solo per godere di mezza giornata di visibilità sulla stampa o su qualche sito.
Si ritiene pertanto doveroso ribadire che, nell’ambito di un dibattito dimostratosi non solo sereno ma corretto, trasparente ed intelligente, da parte dei capigruppo e dal Sindaco, in esordio ed in conclusione, è stata chiaramente ribadita la necessità di ritenersi ancorati, comunque, alla volontà territoriale, a difesa dell’ambiente e della salute delle popolazioni, così come confezionata nei deliberati consiliari dell’Area Urbana Corigliano-Rossano, degli altri comuni della Sibaritide e della Provincia di Cosenza. – Sbaglia interpretazione della coerenza individuale e politica e dei principi democratici chi dovesse ritenere che, rispetto alla richiesta di un confronto sulle intenzioni e sulle possibilità di investimento dell’Enel, posta e motivata dalle tre sigle sindacali, il Sindaco avrebbe dovuto sbattere la porta in faccia.
L’Esecutivo Antoniotti, come espressamente richiesto dai sindacati e per un impegno assunto anche di fronte alla Città nel 2011, ha avvertito e interpretato l’esigenza di riprendere un dialogo, interrotto bruscamente nel 2009, con l’Enel rispetto ad una questione che ormai da circa un decennio ipoteca ogni ragionamento a Rossano e nel territorio. Sarebbe stato irresponsabile, eticamente e istituzionalmente, assistere al silenzio da parte dell’Enel circa i destini futuri di un impianto industriale che ha avuto un peso e ruolo importante nella storia recente dello sviluppo cittadino. In questo senso è stato riaperto il dialogo ed il confronto. E su questo metodo, che è di civiltà e di dialettica senza pregiudizi, non sono accettabili lezioni o diktat da quanti, nelle parole e nei comportamenti, spesso dimostrano poca inclinazione al rispetto delle regole stesse della democrazia e del pluralismo.