Pdci, Ivan Tripodi su Scopelliti

Reggio Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Ivan Tripodi, segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria su Scpelliti:

E’ veramente stucchevole e senza alcun minimo senso del pudore la faccia di bronzo di Scopelliti e dei suoi accoliti : un comportamento che offende pesantemente e dileggia profondamente l’intelligenza di tutti i reggini.

Scopelliti e i suoi sodali, - dopo avere provocato, nel nefasto decennio amministrativo caratterizzato dal “modello-Reggio”, una voragine finanziaria nelle casse del comune ancora non dettagliatamente quantificata, ma pari a centinaia e centinaia di milioni di euro - invece di chiedere scusa, nascondersi e ritirarsi a vita privata hanno ancora il coraggio di fare proclami e di ergersi a salvatori e benefattori della città attraverso inutili e surreali conferenze stampa. Ci troviamo di fronte ad una follia, poiché, dopo quanto è emerso in questi mesi, pensare di potere prendere in giro la collettività rappresenta un comportamento comico. I cittadini sono svegli e non hanno l’anello al naso.

La città, commissariata per contiguità mafiose, sta vivendo, per esclusiva colpa e diretta responsabilità delle amministrazioni guidate da Scopelliti, Raffa e Arena, una situazione di drammatico declino sfociato, addirittura, per la prima volta nella storia cittadina, nel ritardo degli accrediti degli stipendi dei dipendenti comunali. Una condizione che rischia di portare al dissesto che, è bene ribadirlo, ha la paternità inequivocabile di Scopelliti e del suo “modello-Reggio”. Il lavoro dei Commissari Straordinari è, quindi, difficilissimo. In tal senso, è ingiusto che a pagare le colpe delle malefatte amministrative degli ultimi dieci anni debbano essere gli incolpevoli reggini attraverso l’aumento delle tasse e dei tributi.

Ribadiamo ancora una volta la nostra idea; è indispensabile e opportuno far sì che l’enorme debito del Comune di Reggio venga pagato da chi l’ha creato e provocato. Pertanto, si proceda al sequestro e alla confisca dei beni mobili e immobili di tutti quei personaggi, a partire da sindaci, assessori e consiglieri, che hanno precise e personali responsabilità nel disastro e nella bancarotta etica e finanziaria del Comune. Di questo, e solo di questo, dovrebbero parlare Scopelliti & co, vale a dire i distruttori della città.



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