Vibo, polizia sventa tentativo di suicidio di una donna

Vibo Valentia Cronaca

AIle 15.30 circa di ieri un dramma è stato sfiorato nel pieno centro cittadino di Vibo Valentia, dove, all'altezza della II Traversa di viale delle Accademie Vibonesi, un cittadino aveva segnalato al 113 la presenza di una signora intenzionata a gettarsi nel vuoto dal ponteggio di un palazzo in via di ristrutturazione.

L'equipaggio della "Volante 1" della Questura, in servizio di controllo del territorio, ha raggiunto in pochissimo tempo il luogo dell'intervento, ove il quadro si presentava pero compromesso: la signora, una cinquantatreenne residente nella stesso palazzo, appariva in preda a forte agitazione, urIando di volerIa fare finita e, alla vista degli Agenti, raggiungeva rapidamente l'ultimo piano del ponteggio attraverso scale e botole dell'impalcatura.


Considerata l'emergenza, mentre uno dei tre poliziotti, ottenute dalla sala operativa quante piu informazioni possibili sulle vicissitudini della signora, tentava a gran voce di instaurare un dialogo con lei, gli altri due si precipitavano a loro volta su per il ponteggio nel disperato tentativo di raggiungerIa prima dell'irreparabile, scongiurato per miracolo: il primo dei due operatori riusciva a raggiungere la signora quando questa aveva gia scavalcato con una gamba I'ultimo sostegno, e si protendeva col busto verso il vuoto.


Il poliziotto afferrava la signora per Ie ascelle e la bloccava, rischiando la propria stessa vita in quanta l'interessata, di corporatura assai robusta, era ancora in state di forte agitazione psicomotoria e tentava comunque di proiettarsi all'estemo. Solol'intervento del secondo operatore consentiva di avere ragione degli sforzi della sventurata, riportandola all'intemo dell'impalcatura ove infine pervenivano anche Vigili del Fuoco e personale medico del 118, nel frattempo allertati dallasala operativa. Qui la signora veniva sedata dai medici e, imbracata a cura dei Vigili del Fuoco, trasportata sul balcone piu vicino; le sue condizioni diestrema alterazione rendevano successivamente indispensabile il ricorso al trattamento sanitario obbligatorioed al ricovero coatto presso un attrezzato reparto di psichiatria.

Uno stato di forte depressione, legato a penose vicissitudini familiari, sarebbe all'origine dell'intento suicida.