Crotone, successo per il concerto Napoli in canto a Papanice

Crotone Tempo Libero

Il Centro Aggregazione Sociale per Anziani (età media 60 anni) sta proponendo, con il beneplacito dell’amministrazione comunale di Crotone, nella persona dell’Assessore Filippo Esposito, varie provocazioni.
L’ultima di queste è stata quella del 27 dicembre.
Come ne “Il pifferaio magico di Hamelin”, celeberrima fiaba dei fratelli Grimm, i saltimbanchi del “Teatro della Maruca” (altra splendida e giovane iniziativa), tra il suono della zampogna, tamburelli, tamburi, organetti, nacchere, coriandoli, urla e scherzi (uomini alti 3 metri) hanno condotto i papanicesi (e non solo i bambini) presso la palestra della scuola di Papanice.
Lì gli abitanti della frazione non hanno trovato scampo.
Ad attenderli c’erano, oltre all’Arcivescovo di Crotone e S. Severina Mons. Domenico Graziani, (anch’egli conquistato dalla serata), l’Assessore Filippo Esposito, e sul palco il trio “Napolincanto”.
Musica, cultura, allegria, partecipazione della platea, ilarità e rimembranze di quello che fu il Regno di Napoli e delle due Sicilie. Gianni Aversano, poliedrico istrione e professore di filosofia, leader del gruppo, di cui fanno anche parte i bravissimi Domenico De Luca (chitarra), e Domenico Sparagna (mandolino), insieme, hanno coinvolto il pubblico, rendendolo spesso protagonista, in una serata in cui gli applausi sembrano durati più della musica.
Dalle arie natalizie di Sant’Alfonso Maria de' Liguori, creatore di “Tu scendi dalle stelle”, canto che accorò all’unisono l’Italia prima dell’unità, a “Canzone di Razzullo”, dissacrazione di un Pulcinella affamato nella notte di Natale (me fummu na pippa e me vaju a cuccà). Dal “Canto dei sanfedisti” a “Italiella”. Da “Io te voglio bene assaje” a “Reginella”, passando per “Marinariello”, il tutto condito dalla spiegazione di ciò che queste canzoni hanno rappresentato e ricordano ancora oggi. Insomma, peccato per chi non c’era, e fortunati i presenti.
Non ha certo aiutato l’acustica della palestra, ma il cuore ascolta, a volte, meglio delle orecchie. Un grazie anche al consigliere Pedace che è riuscito nell’intento, di almeno un anno, e cioè quello di portare a Papanice i “Napolincanto”.