Rossano, Caputo: “Solidarietà al sindaco Antoniotti”
"Ormai è stato raggiunto il limite. Rossano non può più tollerare tanta recrudescenza e prepotenza, verbale e fisica, contro le istituzioni e contro quanti, con abnegazione e spirito di servizio, le rappresentano ogni giorno pur tra innumerevoli e note difficoltà. L’ultima vigliaccata destinata al Sindaco Giuseppe Antoniotti, da qualche mente malata ed indegna di trovare albergo nella nostra civilissima comunità, è il segnale purtroppo allarmante del tentativo, messo in atto in vario modo e da tempo da qualche squilibrato, di delegittimare non soltanto il Primo Cittadino, ma la stessa immagine e dignità dell’esecutivo, dell’istituzione pubblica e della nostra comunità nella sua interezza".
E' quanto scrive in una nota Giuseppe Caputo.
"Per questo reagire è imperativo etico prima che civico o politico. Non vi sono ne potranno mai esservi nella nostra città forme qualsiasi di comprensione rispetto a comportamenti, certamente individuali, che iniziano spesso con sotterranee intenzioni prevaricatorie a danno della legalità e dell’ordinata convivenza civile e democratica, per poi sfociare, così come accaduto nei giorni scorsi, contro la persona e la famiglia del sindaco, in veri e propri atti plateali di violenza criminale, con minacce folli e da condannare senza mezzi termini. Il buon governo della cosa pubblica, a tutela esclusiva degli interessi generali, e di cui la classe dirigente di questa Città ha dato nei decenni passati e continua a dare ampia dimostrazione, include nelle sue premesse e nei suoi principi irrinunciabili, il rispetto assoluto delle regole e la difesa senza eccezioni della dignità delle persone. Ad ANTONIOTTI ed a quanti sono a lui vicini in questi momenti, insieme alla stragrande maggioranza dei rossanesi, giunga l’incoraggiamento mio personale a proseguire con determinazione, equilibrio e coraggio nella sfida oggettivamente difficile e senza precedenti di governare la crisi che sta colpendo e bloccando il Paese, la nostra regione e la nostra città. In questa delicatissima fase di complicata gestione delle sempre più scarse risorse pubbliche e di aggravamento di tutte le questioni storiche ereditate in capo a chi, oggi, ha soltanto l’onere di guidare la macchina pubblica, serve grande capacità di sintesi e massima unione tra tutte le forze sociali e politiche. Va difeso in tutti i modi il diritto alla serenità di tutti. Senza alcun cedimento e senza alcun compromesso che possa inquinare il dibattito, la vita democratica e le stesse attese di sviluppo ordinato e sostenibile di Rossano e del territorio.