Sanità, Napoli: sotto gli occhi di tutti l’annosa gestione commissariale del settore
“È ormai sotto gli occhi di tutti i cittadini la negatività dell'annosa gestione commissariale del settore sanità regionale calabrese che tenta di dare attuazione ad un fantomatico Piano di Rientro, senza alcuna programmazione generale e che continua così a penalizzare il diritto alla salute. – Lo scrive in un comunicato l’on. Angela Napoli - Dal 2010 il Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario procede a tagli e accorpamenti indiscriminati, avvalendosi di c.d. "Accordi vincolanti" per la regione, che, tra l'altro, ad oggi hanno portato solo a continui rilievi da parte del tavolo Massicci.
Da ultimo, con l'assurda e non veritiera motivazione che il P.O. di Castrovillari, individuato come spoke, non sarebbe in grado strutturalmente di porre in essere tutte le attività sanitarie previste per lo spoke del DPGR n.106/2011, il Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro sanitario, con decreto n. 191 del 20 dicembre 2012, ha previsto l'accorpamento in un unico spoke dei PP.OO. di Castrovillari ed Acri. Tale decreto non potrà che far sorgere grossi problemi sanitari ed economico-finanziari, a danno delle popolazioni dell'intero comprensorio del Pollino, peraltro, in un momento in cui l'intero territorio è gravato da continue scosse sismiche, che hanno già causato la chiusura del P.O. di Mormanno con il conseguente trasferimento dei degenti proprio presso il P.O. di Castrovillari.
Il decreto in questione presenta contenuti macroscopici e sostanziali errori su questioni nodali che ne inficiano completamente ogni plausibilità. Tra questi, la distanza tra i due ospedali di Castrovillari ed Acri e la qualità della viabilità che li collega. Tale decreto concretizzerebbe il paradossale obiettivo di coniugare il netto peggioramento dell'offerta sanitaria ai cittadini con un aumento dei costi, in contrasto quindi anche con l'obiettivo prioritario del Piano di Rientro.
Non posso che associarmi al fermento che il dispositivo ha creato tra le popolazioni dell'area del Pollino - Sibaritide ed i loro rappresentanti istituzionali, con l'augurio che il Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, congiuntamente ai due sub-commissari revochino urgentemente il decreto in questione e ripristinino, così, il violato diritto alla salute dei cittadini e riportino la pace sociale nell'intero territorio del Pollino e della Sibaritide”.
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