Capodanno: Coldiretti, in Italia saltano 80 mln tappi spumante
Con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre saliranno a ottanta milioni le bottiglie di spumante Made in Italy stappate durante le festività. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che la spesa è stata pari a 600 milioni di euro. Sono ben l'87 per cento gli italiani (+20 per cento rispetto allo scorso anno) che non hanno rinunciato allo spumante mentre appena il 13 per cento (1 per cento in meno) ha preferito lo champagne, secondo l'indagine Coldiretti/Swg. In Italia - sostiene la Coldiretti - sono state prodotte nel 2012 poco meno di 400 milioni di bottiglie delle quali circa l'80 per cento con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato.
Lo spumante italiano ha conquistato nel 2012 il primato mondiale delle esportazioni con un boom in Francia dove le spedizioni sono praticamente raddoppiate (+91 per cento) e nel Regno Unito (+33 per cento), che diventa il terzo importatore dopo Stati Uniti e Germania. Tra i nuovi mercati - rileva Coldiretti - va sottolineato l'aumento delle esportazioni in Canada (+35 per cento) e in Giappone (+31 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti sul commercio estero di spumante italiano nel mondo nei primi nove mesi del 2012. Complessivamente a fine anno saranno 240 milioni le bottiglie di spumante italiano esportate all'estero, un numero superiore a quelle consumate in Italia. Nelle feste di fine anno - sottolinea la Coldiretti - lo spumante si conferma come il prodotto immancabile sulle tavole nazionali e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento).
Segue a ruota il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni, pari al 68 per cento). Registrano un vero boom - precisa la Coldiretti - le lenticchie che, in un momento di difficoltà, sono chiamate a portar fortuna nei piatti di 39 milioni di italiani (il 74 per cento) insieme al cotechino o allo zampone (lo mangeranno in 31 milioni pari al 62 per cento). La frutta locale - continua la Coldiretti - vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest'anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento). Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne.
Complessivamente gli italiani per imbandire le tavole di fine anno spenderanno circa due miliardi, il 3 per cento in meno rispetto allo scorso anno, secondo l'indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia sulle tavole dei cenoni un aumento della presenza dei prodotti Made in Italy più tradizionali mentre crollano le mode esterofile del passato. "Il Made in italy alimentare è apprezzato in tutto il mondo dove le nostre esportazioni nel 2012 hanno raggiunto il valore record di 31 miliardi di euro (+ 5 per cento)", ha reso noto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "è importante che gli italiani riconoscano sempre di più il valore aggiunto della produzione nazionale che è leader in qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale".