Catanzaro, Federfarma: lettera aperta ai cittadini
Questo il testo della lettera aperta ai cittadini del presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo.
"Carissimi Cittadini, come saprete, lunedì 7 gennaio prossimo le farmacie della provincia di Catanzaro, oppresse da cinque mesi di mancati rimborsi delle ricette da parte della Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, le farmacie resteranno chiuse, salvo quelle di turno. Risultato: i cittadini della Provincia di Catanzaro non potranno acquistare farmaci, se non nelle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dall’Azienda Sanitaria territoriale competente.
D’altra parte, come detto, le farmacie si trovano, purtroppo, nella effettiva impossibilità di continuare ad anticipare denaro per conto del Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto nell’assenza totale di una qualsiasi forma di rassicurazione da parte della Asp circa tempi e modalità di pagamento dei debiti pregressi.
Si tratta di crediti tanto ingenti che, se non recuperati tempestivamente, condurranno al tracollo molti esercizi, soprattutto quelli più piccoli, ubicati nei centri minori.
Ciononostante, pur nella grande preoccupazione per la sopravvivenza del proprio lavoro e delle proprie attività, i farmacisti, che quotidianamente vivono tra i propri concittadini e da sempre lavorano per essi, sono fortemente e sinceramente preoccupati delle conseguenze che colpiranno gli assistiti e non vogliono tralasciare nessun tentativo per evitare ciò.
Ed è questo il motivo che mi ha spinto a scrivere a tutte le Autorità, per chiedere un Loro intervento presso la ASP di Catanzaro e la Regione Calabria volto a sollecitare a prestare la necessaria attenzione al problema e a scongiurare l’imminente chiusura delle farmacie, dal momento che i rappresentanti dei farmacisti di Catanzaro hanno, invano, invocato più volte un incontro con la Parte pubblica.
Pur condividendo le preoccupazioni dei cittadini e temendo le tensioni sociali che inevitabilmente si verificheranno data la contingente crisi economica del paese, mi preme ricordare che il ricorso all’assistenza indiretta è l’ultimo stadio di una lacerante crisi del sistema sanitario calabrese e non certo frutto della volontà unilaterale della categoria dei farmacisti.
Tuttavia essendo i farmacisti i primi a raccogliere le lamentele della cittadinanza pare doveroso esprimere ai cittadini della provincia di Catanzaro la più viva solidarietà e le più fervide scuse per i disagi che andranno a sopportare.