Cisal, Curtosi: Vibo ed il suo teatro di serie A e di serie B
"Dal 1 febbraio al 18 aprile il cine Moderno ospiterà l’edizione 2013 della stagione teatrale. Un appuntamento che piace ai vibonesi e, ad onor del vero, Palazzo “Luigi Razza” ha dimostrato di assumersi ogni tipo di impegno pur di garantire al pubblico vibonese sette serate di spettacoli preannunciati interessanti sotto il profilo artistico e culturale.- È quanto scrive in una nota Filippo Curtosi della segreteria provinciale della Cisal di Vibo Valentia - Vibo Valentia ama ritrovarsi ogni anno nella iniziativa dell’Amministrazione comunale che pur di assicurare il cartello dello spettacolo non bada a spese.
Sempre più lontana dalla politica dello spending review, non curante della situazione di difficoltà notificata dalla Corte dei Conti, la giunta comunale ha approvato il programma del competente assessorato alla cultura, dimostrando di viaggiare in piena salute. Cosa non vera. Quasi 90 mila euro la spesa presunta deliberata con la espressa precisazione che l’evento verrà finanziato, in parte, con fondi regionali nel bilancio 2013. A quanto ammonta il “buon cuore” della Regione Calabria per questa iniziativa non è dato sapere, ne se ha, eventualmente, anticipato i fondi assegnati al Comune.
Che Vibo Valentia meriti non soltanto la stagione teatrale ma ben altro è scontato.- prosegue Curtosi- Faro di una cultura che non ha mai conosciuto passi indietro, la città ha tutto il diritto di essere nelle simpatie del Governatore Giuseppe Scopelliti e dell’assessore regionale al ramo, Mario Caligiuri e proprio per questo porsi nelle condizioni di essere beneficiaria di un consistente contributo utile a togliere ogni dubbio al tentativo di definire allegra, anche in questa circostanza, la gestione della cosa pubblica.
Perché non v’è dubbio che 89.797,00 euro, tanto è, lo ripetiamo, il costo del programma, rappresentano una cifra sulla quale vale la pena ragionare e valutare se, pur mantenendo l’appuntamento, magari ridimensionandolo nelle spese, era il caso o meno di spendere una siffatta cifra che evidentemente non ha creato alcun problema a sindaco, assessore al bilancio e assessore alla cultura.
A giudicare dal prospetto programmatico della stagione teatrale non sono certo i titoli e i protagonisti degli spettacoli a destare perplessità quanto taluni compensi. Tra questi spicca quello legato alla direzione artistica. Per quest’ultima l’Amministrazione comunale corrisponderà una retribuzione di 5 mila euro! Il tutto alla faccia delle difficoltà economiche denunciate, sconfessate e chi più ne ha più ne metta. E’ un segnale di ottimo stato di salute dello stato dei conti del Palazzo ?
Non è tutto: anche in questo campo, complessivamente, quando si tratta di scegliere esiste la cultura dei due pesi e delle due misure se è vero che la giunta ha detto “Si” al sostegno della stagione teatrale e “no” alla Rassegna del teatro popolare che ha avviato le sue rappresentazioni sabato 5 gennaio al Teatro dell’Oratorio Salesiano, all’insegna del quasi tutto esaurito ed a conferma che ai vibonesi piace anche il teatro popolare.
La presentazione del programma, da parte del Presidente della Compagnia del Teatro Popolare Vibonese, Carmelo Genovese, è stata caratterizzata da un attacco alla giunta, rea di aver rifiutato – secondo lo stesso Carmelo Genovese – di sostenere anche con un modesto impegno lo svolgimento di un programma che da queste parti raccoglie sempre unanimi consensi per la qualità e la competenza artistico culturale che ogni Gruppo esprime sul palcoscenico.
La voglia di teatro è tanta ed anche legittima. Vibo Valentia avverte, ed anche fortemente, una grande assenza: quella di un teatro con la T maiuscola a Vibo Valentia e come si sa la strada per realizzarlo non è affatto breve. Intanto a nessuno può sfuggire che la popolazione ha tutto il diritto di divertirsi e di trascorrere il tempo libero come crede".