Reggio: arresto della Forestale per smaltimento illecito di rifiuti
Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione di illeciti in danno all’ambiente, sono stati predisposti da parte del Corpo Forestale dello Stato, in tutta la provincia di Reggio Calabria, dei servizi mirati al contrasto della gestione illegale di rifiuti speciali.
Durante lo svolgimento di un controllo finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in danno all’ambiente, disposto dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria veniva effettuato un accertamento presso una ditta sita in agro del Comune di Taurianova, che esercitava un’attività di auto demolizione e raccolta di rifiuti ferrosi.
Durante il suddetto controllo, il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF), coadiuvato da unità afferenti al Comando Stazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte, ha accertato che nel sito vi erano materiali ferrosi e carcasse di autoveicoli e inoltre veniva notato un autocarro che scaricava rifiuti ferrosi, incrementando l’accumulo di quelli già presenti in loco.
Da un sopralluogo dell’area si notava la presenza di carcasse di autoveicoli e di veicoli apparentemente in disuso, un ingente quantitativo di parti meccaniche, elettriche e di carrozzeria, un considerevole quantitativo di pneumatici. Inoltre erano presenti numerose batterie esauste di autoveicoli considerati rifiuti pericolosi, custodite in assenza delle dovute operazioni di messa in sicurezza per prevenire danni alle persone ed allo stesso terreno.
Da approfonditi accertamenti si constatava che tutta l’attività della ditta avveniva in spregio alla normativa di settore che impone la necessaria autorizzazione sia per quanto riguarda la gestione di rifiuti speciali che per quanto attiene le prescrizioni tecniche riguardanti la messa in sicurezza e lo smantellamento dei veicoli fuori uso.
Inoltre, esaminati i documenti presenti presso gli uffici della ditta, ubicati all’interno del medesimo sito, si accertava che durante l’anno 2012 la ditta aveva eseguito in forma continuativa e metodica, prelievi a domicilio di rifiuti pericolosi e non, trasportandoli presso il proprio sito senza essere in possesso della prescritta autorizzazione rilasciata dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Quindi, verificato quanto sopra, il personale operante procedeva al sequestro dell’area, mettendo il tutto a disposizione della competente autorità giudiziaria ed inoltre si procedeva al deferimento presso la stessa dell’amministratore della ditta, identificato in L.R 21 anni.
Con questa ennesima attività, è stata portata a termine un'altra importante operazione di contrasto alla gestione dei rifiuti speciali senza le dovute autorizzazioni. Infatti da varie attività condotte dal Corpo Forestale dello Stato è emerso che vi sono delle vere e proprie organizzazioni dove tutti i soggetti coinvolti sono complici e ciò fa sì che si faccia rappresentare un attività che è solo apparentemente lecita.