Lamberti-Castronuovo sull’ultima opera storica di Padre Sinopoli: “Dovrebbe entrare nelle scuole”
“Un componimento musicale oltre che storico, di grande valenza civica, che dovrebbe essere letto da tutti i reggini, e non solo”, così l’Assessore alle Politiche e Pianificazioni Culturali della Provincia reggina, Eduardo Lamberti Castronuovo, ha definito a margine della presentazione de “La Vergine della Consolazione ed i frati Cappuccini”, l’ultima opera di padre Giuseppe Sinopoli, superiore del Convento dell’Eremo, appena data alle stampe da AlfaGi Editori, svoltasi presso la Sala Nicholas Green del Consiglio Regionale.
Quasi cinquecento pagine, corredate da una compiuta raccolta fotografica e minutamente documentate, che ripercorrono quasi cinque secoli di storia, partendo dall’origine, dal rapporto d’amore che legò San Francesco d’Assisi alla Vergine, per giungere dopo l’arrivo dei Frati Minori a Reggio, fino ai giorni nostri, narrando allo stesso tempo le innumerevoli calamità, terremoti pestilenze guerre e carestie, che hanno colpito la nostra terra, ma anche la fede e la speranza di rinascita che hanno sempre contraddistinto il popolo reggino”, ha proseguito l’assessore nel suo intervento. “Un’opera difficile da compiere, come lo stesso padre Sinopoli scrive, soprattutto quando, come lui, si ricerca sì la verità storica, ma quella di un amore. E’ un amore a tre, tra la Vergine, i Cappuccini e i reggini, quello narrato, talmente appassionato e vibrante da costituire una unità indivisibile: un rapporto che va spiegato e capito, ed è qui che consta la maggior preziosità del lavoro di padre Sinopoli”.
“La nostra storia siamo noi, la nostra memoria”, ha sottolineato, “ed è per questo che è importante che questo libro entri nelle scuole, che le giovani generazioni lo leggano, con attenzione, e ne traggano insegnamento: solo recuperando la piena conoscenza del proprio passato essi potranno costruire, su basi ancora più solide, il proprio futuro, comprendendo anche il ruolo importante che nella storia la nostra regione, la Calabria, ha giocato in passato e quello che potrà e dovrà giocare anche in futuro”, ha quindi concluso l’assessore.