Piano aeroporti. Reggio e Lamezia “salvi”. “Bocciato” Crotone, no allo scalo della sibaritide
Probabilmente sarà l’ultimo atto del governo Monti. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, ha emanato l'Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale che pone le basi al riordino del settore dal punto di vista infrastrutturale, gestionale e della qualità dei servizi recependo gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari.
L’atto sarà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e sarà poi adottato con un apposito decreto dal Presidente della Repubblica. Dunque la riforma del sistema, attesa da quasi 30 anni, pare proprio che si farà. Nel documento che Passera invierà alla conferenza Stato-Regione c’è l’elenco degli aeroporti considerati di “interesse nazionale” e che, pertanto, manterranno le concessioni e avranno la possibilità di porre in essere interventi di ristrutturazione e ammodernamento contando sulle risorse statali.
REGGIO E LAMEZIA OK, "BOCCIATO" CROTONE
Nell’elenco, tra i 31 scali “promossi”, risultano anche quelli calabresi di Lamezia Terme e Reggio Calabria; non vi è traccia invece del “Pitagora” di Crotone che, stando così le cose, sarebbe stato letteralmente “bocciato” e dunque destinato ad avviarsi alla chiusura, salvo diverse valutazioni da parte della Regione a cui, di fatto, passa ora la "patata bollente" potendone, questa, individuarne un’altra destinazione d'uso.
"Con l'Atto di indirizzo colmiamo una grave lacuna del nostro Paese che durava da 26 anni" ha affermato il ministro Passera. "Il provvedimento – ha proseguito - è uno strumento importante per avviare il riordino di un settore per noi strategico, favorendone lo sviluppo e il recupero di efficienza. Concentriamo sforzi e investimenti sugli aeroporti che rientrano nei piani infrastrutturali europei e, al tempo stesso, confermiamo il ruolo degli scali territoriali che servono importanti realtà locali. Attraverso la razionalizzazione dei servizi, un piano di infrastrutturazione a medio periodo, la costituzione di reti aeroportuali, l'Italia può davvero ambire ad avere un sistema all'avanguardia e competitivo a livello internazionale, evitando sprechi di risorse pubbliche. La collaborazione con le regioni – ha concluso Passera - sarà fondamentale".
La proposta di Piano che abbiamo formulato – gli ha fatto eco il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia - da finalmente applicazione ai principi della normativa europea e nazionale di settore, proponendo un modello di sviluppo aeroportuale di grande respiro. Questo piano, che è dunque frutto di un lungo processo normativo, può essere un'opportunità importante per riformare e dare organicità al settore aeroportuale".
Il piano redatto dal ministro Passera pone, infine, un veto alla realizzazione di nuovi scali: il che si traduce, in ottica calabrese, nella “bocciatura” anche del paventato aeroporto della sibaritide.