Catanzaro, Raimondo: “La casa dello studente non deve chiudere”
L’avv. Pietro Raimondo, unico catanzarese capolista al Senato, candidato per la Lista 3L di Giulio Tremonti “Lavoro e Libertà”, affronta direttamente il problema che coinvolge dieci impiegati ma soprattutto migliaia di studenti. “La malaugurata soppressione comporterebbe molteplici aspetti negativi, colpendo Catanzaro nella cultura, e quindi nel cuore, privando la nostra città capoluogo di un elemento importante – nell’ottica dello sviluppo culturale calabrese - afferma Raimondo – Non si tratta di uno slogan elettorale ma di una presa di posizione profonda, legata al fatto che lì Pietro Raimondo ha convissuto e studiato per cinque anni; lì ha condiviso gli affetti più importanti della giovinezza prima di approdare alla professione.
Non possiamo accettare che la città venga ancora svilita in uno dei suoi filoni portanti: mentre il sindaco Abramo sta lavorando per riportare in centro il Rettorato della “Magna Graecia” e magari un corso di studi - aggiunge Raimondo - dobbiamo fare quadrato con la Regione e la Provincia per scongiurare questo inaccettabile affronto”. La struttura di Via Plutino è attiva da oltre vent’anni ed ospita attualmente centocinquanta studenti: una quarantina sono spagnoli e fanno parte del progetto Erasmus; poi ci sono israeliani, ma in gran parte si tratta di calabresi di tutte le province, compresa quella catanzarese. Il costo dell’affitto, dell’appalto mensa e delle pulizie è garantito dall’Ardis, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio che ha fatto disdetta. “Metteremo in atto ogni iniziativa – conclude il candidato Pietro Raimondo – affinchè il 31 luglio Catanzaro non debba registrare un ulteriore smacco”.