Inquinamento: 20 sindaci indagati nel vibonese
Omissione di atti d'ufficio. Questa l'ipotesi di reato contenuta nell'avviso di garanzia recapitato a 20 sindaci del Vibonese in relazione a mancati controlli sulla qualità dell'acqua erogata nei rispettivi Comuni. In particolare i sindaci, secondo le indagini condotte dal pm Michele Sirgiovanni con l'ausilio dei Carabinieri del Nas, avrebbero dovuto richiedere all'Azienda sanitaria provinciale un controllo sull'acqua che fuoriesce dalle fontane pubbliche dei rispettivi Comuni. Un controllo sulla qualità dell'acqua erogata che, stando alla normativa contestata, i sindaci erano tenuti a fare e che avrebbero invece omesso. Le contestazioni abbracciano un arco temporale che va dal settembre 2009 ad oggi.
I primi cittadini dei Comuni in provincia di Vibo Valentia destinatari dell'informazione di garanzia sono: Pasquale Fera (sindaco di San Nicola da Crissa sino al maggio 2012); Concetto Rodà (sindaco di Sant'Onofrio); Francesco Bartone (sindaco di Soriano); Giosuele Schinella (sindaco di Arena sino al settembre 2011); Alfonsino Grillo (già sindaco di Gerocarne); Paolo Crispo (ex sindaco di Gerocarne); Sebastiano Catania (già sindaco di Gerocarne); Antonino Mirenzi (sindaco di Vazzano sino al maggio 2012); Francesco Andreacchi (sindaco di Simbario); Rosamaria Rullo (già sindaco di Mongiana);
Abdon Servello (sindaco di Vallelonga); Cosmo Tassone (sindaco di Brognaturo sino al maggio 2012); Gabriele Corrado (sindaco di Dasà sino al 2012); Saverio Franzè sindaco di Stefanaconi sino al maggio 2012); Antonio Minniti (sindaco di Fabrizia); Giuseppe Barilaro (sindaco di Acquaro); Sergio Cannatelli (sindaco di Sorianello); Romano Loielo (sindaco di Nardodipace sino al dicembre 2011); Raffaele Loiacono (già sindaco di Serra San Bruno); Bruno Rosi (sindaco di Serra San Bruno). (AGI)