Ritorna a casa un reperto archeologico del V sec. A.c. Antica scultura bronzea, l’askos fu ritrovato a Strongoli negli anni ‘80
Dopo mille peregrinazioni in giro per il mondo, è tornato stamattina a casa, nel museo archeologico nazionale di Crotone, uno dei reperti archeologici più significativi mai ritrovati sul territorio: laskos. Ci son voluti ben 10 anni ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, guidati dal capitano Raffaele Giovinazzo, per seguirne le tracce, da quando era stato ritrovato nei primi anni 80 nel territorio di Strongoli, ed alla fine lo hanno trovato in America, e per la precisione, a Malibù al J. Paul Getty Museum. Si tratta, come è stato ricordato durante la cerimonia di consegna al museo, diretto da Domenico Marino, di unantica scultura bronzea, che gli esperti fanno risalire ad un periodo tra il 480 ed il 450 a.C., alta circa 20 centimetri, che ha la forma di una mitica creatura, per metà umana e per metà uccello. In origine, era un vaso per conservare degli oli profumati, talmente rara e preziosa di cui, addirittura, se ne disconosceva perfino lesistenza. La cerimonia di restituzione dellaskos si è svolta stamattina presso la sede del Museo Archeologico di Crotone, alla presenza del Procuratore della Repubblica Raffaele Mazzotta, del Comandante dei carabinieri di Crotone Francesco Iacono, di Giovinazzo e Marino e della soprintendente regionale ai beni culturali Simonetta Bonomi.