Importantissima scoperta storica nel crotonese: ritrovata una tomba dell’età del bronzo
Una scoperta dall’enorme valore per la città di Crotone ma anche per tutta Italia. Un ritrovamento casuale ma che potrebbe aprire nuovi e affascinanti scenari storici della nostra Penisola, ed arricchire il già incredibile patrimonio culturale della Calabria e della costa ionica in particolare.
Protagonista involontaria una pattuglia della Guardia di Finanza pitagorica che durante un normale controllo del territorio, negli ultimi giorni aveva notato come delle persone, saltuariamente, si aggirassero sul letto in secca del fiume Neto.
Insospettiti, nel pomeriggio di martedì scorso i militari hanno deciso di perlustrare l'area e risalito a piedi il letto del fiume, dalla foce a mare sono giunti in una zona dell'entroterra, dove si sono imbattuti in quelli che a prima vista sembravano proprio i resti di una tomba antichissima.
Così è stato immediatamente informato Paolo Nereo Morelli, ispettore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la tutela archeologica del territorio crotonese che, giunto sul posto in pochi minuti ha confermato l’enorme valore della scoperta.
Si tratta infatti di una rarissima testimonianza di insediamento dell'età del bronzo medio, risalente tra il 1600-1550 ed il 1325 a.C., quindi molto tempo prima dell'arrivo nella zona degli Achei dalla Grecia: in particolare si tratta di una sepoltura a tomba a cista con urna cineraria.
L’attività delle fiamme gialle ha tra l’altro impedito che eventuali trafficanti di reperti archeologici potessero fare razzia nell’area.
Intanto è intervenuta la Soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria, che ha già iniziato i rilievi documentali del contesto e le attività per la messa in sicurezza il sito con l’aiuto di una restauratrice di beni culturali.