Arpacal: presentato il workshop “Città di Crotone – rifiuti e radioattività”
“Il territorio crotonese rappresenta un caso di studio a livello nazionale per l’innovazione introdotta in materia di controlli radiometrici inseriti nelle autorizzazioni integrate ambientali, ed il convegno che si terrà mercoledì prossimo nella Sala Borsellino della Provincia di Crotone sarà il momento di giusto approfondimento scientifico. E’ il segnale dell’attenzione costante che la nostra Agenzia riserva al Crotonese”.
E’ quanto dichiarato dal Presidente del CdA dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), prof.ssa Marisa Fagà, introducendo la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nel Dipartimento di Crotone dell’Agenzia ambientale calabrese, per presentare il “Workshop Città di Crotone – Rifiuti e radioattività” che si terrà mercoledì 13 febbraio 2013, a partire dalle ore 9:00, nella Sala Borsellino della Provincia di Crotone (Via M. Nicoletta, 28).
All’incontro con i media hanno partecipato il Direttore del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, dr.ssa Teresa Oranges, il Vice Presidente della Provincia di Crotone, dr. Ubaldo Prati, il dirigente del laboratorio fisico del Dipartimento Arpacal di Cosenza, Dr.ssa Raffaella Trozzo, nonché i referenti regionali dell’ANPEQ (Associazione nazionale professionale esperti qualificati nella sorveglianza fisica di radioprotezione), dr. Francesco Bonacci, e dell’AIRP (Agenzia Italiana di Radioprotezione), dr. Salvatore Procopio.
“La nostra Agenzia – ha commentato il direttore del dipartimento di Crotone dell’Arpacal, dr.ssa Teresa Oranges – dialogando con i principali attori sociali del territorio, Ente provincia in primis, sta riuscendo a veicolare nel mondo delle imprese interessate nei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali, l’inserimento nei PMC (Piani di Monitoraggio e Controllo) il controllo radiometrico dei materiali in ingresso, ove non accompagnati da controlli di filiera, mediante rilevazione beta e gamma, predisponendo opportune procedure per la gestione dei controlli e degli eventuali allarmi”.
“L’attuazione della direttiva IPPC (Direttiva 96/61/CE recepita con D. Lgs. 59 del 18.02.2005 e Direttiva 2008/1/CE), che ha introdotto il procedimento di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) per le principali attività industriali, indicate nell’allegato I della direttiva stessa – ha dichiarato la dr.ssa Raffaella Trozzo - ha evidenziato la necessità di mettere in atto un nuovo atteggiamento nei confronti della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sollecitando un’innovazione nella metodologia e nell’operatività rispetto alle questioni ambientali, sia per quanto riguarda i processi industriali, sia per le modalità di approccio dei controlli sull’inquinamento”.
“L’innovazione che ha destato la maggiore attenzione dell’intera comunità scientifica e degli addetti ai lavori del settore – ha spiegato il dr. Salvatore Procopio, fisico del Laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento Arpacal di Catanzaro nonché componente dell’esecutivo nazionale dell’Agenzia Italiana di Radioprotezione – sta nella capacità che l’Arpacal ha avuto di sollecitare ed ottenere che nei piani di monitoraggio e controllo legati alle Autorizzazioni Integrate Ambientali, proprio per la specificità del territorio crotonese e per le vicende ambientali che lo contraddistinguono, fossero inseriti, su adesione delle aziende interessate, appunto i controlli radiometrici, garantendo maggiore tutela e sicurezza per l’azienda, per i terzi e per gli stessi lavoratori che lavorano nelle imprese interessate da questi controlli”.
Il dott. Francesco Bonacci, referente regionale dell’ANPEQ (Associazione nazionale professionale esperti qualificati nella sorveglianza fisica di radioprotezione), ha rilevato l’importanza del dialogo tra gli enti e le imprese per garantire la tutela del territorio, anche coinvolgendo le imprese in percorsi di maggiore sensibilità ambientale. Il Vicepresidente della Provincia di Crotone, dr. Ubaldo Prati, ha invece sottolineato come la collaborazione tra Arpacal e Provincia abbia dato risultati concreti di maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, anche attivando percorsi nuovi nello scenario nazionale.