Camera commercio Crotone: amianto Scandale rispettare legge regionale
La Camera di commercio di Crotone interviene nuovamente sulla questione della discarica di amianto a Scandale. “Ancora una volta la cronaca quotidiana ci induce ad esprimerci sulla questione ambientale, un tema su cui la Camera di commercio di Crotone mantiene un’attenzione altissima e su cui si è espressa con coerenza numerose volte – sono le parole del presidente Fortunato Roberto Salerno – la comunicazione ufficiale a Provincia di Crotone e Comune di Cotronei da parte dell’azienda Ecolsystema dell’inizio dei lavori per la realizzazione della discarica di amianto in località Santa Marina di Scandale ci riempie di sdegno e ci induce a pretendere il rispetto della legalità. Legalità significa piena considerazione delle norme esistenti, pertanto, bisogna attenersi a quanto disposto dal Consiglio regionale nel 2005 con la Delibera n. 315 di approvazione del Piano energetico ambientale regionale. Grazie all’emendamento dell’allora consigliere Giuseppe Napoli, il provvedimento statuiva: ‘Considerata la significativa presenza sull’intero territorio crotonese di numerosi impianti industriali di trattamento rifiuti con forte impatto ambientale si esclude la possibilità di autorizzare l’ubicazione sul detto territorio di ulteriori impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere, o suoi derivati’”. “La disposizione che esclude qualsiasi tipo di discarica si applica anche ad altri progetti relativi al nostro territorio, come quello di Terrate-Terratelle, al confine tra Cutro e Roccabernarda, per cui, nonostante i vincoli ambientali della Zps e la mancata autorizzazione nel 2008, Enerambiente ha richiesto una nuova Autorizzazione integrata ambientale”. “Ancora di più la disposizione si applica alla situazione di Scandale che prevede la realizzazione di una discarica finalizzata allo smaltimento di amianto e dimensionata per accogliere una mole di rifiuti esponenzialmente superiore all’esigenza del territorio: la pericolosità dell’amianto è accertata scientificamente e si andrebbe a sommare ai danni sulla salute che i cittadini hanno subito e subiscono ancora oggi sulla propria pelle, quotidianamente, in ogni nucleo familiare”. “Ribadiamo ulteriormente che la vocazione del nostro territorio deve essere fortemente orientata al turismo ed all’agroalimentare se si vuole pensare ad una nuova era di sviluppo e che bisogna valorizzare e non distruggere il lavoro fatto in questi anni da coraggiosi imprenditori che quotidianamente, da soli, si sforzano di raggiungere risultati ed obiettivi in linea con la green economy che, laddove applicata, sta portando solo enormi successi economici e sociali e non malattie e tumori”. “Ancora una volta concludiamo con un appello a tutte le autorità coinvolte nella vicenda di tale discarica affinché ci sia una forte presa di responsabilità all’insegna dell’inderogabile principio del rispetto della legge e, di conseguenza, dei cittadini, dei lavoratori, del territorio. Se ciò non avverrà l’Ente camerale sarà pronto ad adire le vie legali affinché la norma che aveva vietato che il territorio crotonese diventasse la pattumiera di Italia sia rispettata in tutte le sedi istituzionali e nella concretezza dei fatti”.