Spaccio di droga e usura: otto arresti a Cosenza
La guardia di finanza di Cosenza ha arrestato otto persone dedite al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti nel cosentino e nel reggino. Alcuni degli arrestati, già noti alle forze dell'ordine, sono accusati anche di avere reinvestito il denaro provento dello spaccio della droga in prestiti a tassi usurai con tassi del 180% annuo. Nel corso dell'operazione, i finanzieri hanno anche sequestrato 500 grammi di hascisc divisi in 5 panetti ed un bilancino di precisione.
I NOMI DEGLI ARRESTATI | Gli arrestati dell'Operazione Sherpa, effettuata oggi dalla Guardia di Finanza di Cosenza contro due distinti gruppi di spacciatori, sono Giuseppe Gagliardi, 40 anni, Francesco Candido, 35 anni, e Fabio Corrente, 36 anni, finiti in carcere. Ai domiciliari sono finiti invece Vito Pietro Corrente, 39 anni, Stefano Straface, 26 anni, Francesco Di Cianni, 24 anni, Pasquale Napoli, 23 anni, e Stefano Pisciotta, 30 anni.
h 12:18 | Con l'operazione Sherpa, la Guardia di finanza di Cosenza ha scoperto e smantellato due distinti gruppi di spacciatori, dediti al traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto hashish, che si rifornivano sulle piazze di Cetraro (CS) e di Reggio Calabria, tramite alcuni studenti. Ed erano poi proprio gli studenti i loro clienti migliori. I due gruppi, che operavano a Rende e nella zona di via Popilia, a Cosenza, sono stati individuati grazie ad un cliente comune, che si riforniva da entrambi. Grazie anche a tecnologie satellitari, i due gruppi sono stati monitorati, scoprendo i loro contatti. Durante l'operazione sono stati sequestrati 5 panetti di hashish, per un peso complessivo di 500 grammi, un bilancino di precisione, 2 grammi di hashish e 4,6 grammi di marijuana. Perquisizioni sono state effettuate anche a Cetraro e a Bianchi. "Tra gli arrestati, 5 sono incensurati", ha precisato in conferenza stampa il colonnello Giosuè Colella, comandante della guardia di finanza di Cosenza. "Alcuni di loro si erano poi dati all'usura, reimpiegando i proventi dello spaccio per piccoli prestiti, con tassi del 20% mensile e fino al 180% annuo, che poi venivano riscossi anche con minacce", ha detto ancora il colonnello, che ha precisato che "potrebbero anche esserci altri arresti". (AGI)