Cosenza, il Liceo Scientifico Fermi torna nei laboratori dell’Unical
Si è conclusa con le presentazioni fatte dagli studenti e la consegna degli attestati di partecipazione la seconda fase del Progetto Didattico Nazionale “Stage nelle Università” promosso dal Miur, proposto dall’Università di Roma Tor Vergata e piú precisamente dal Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica. Il progetto coinvolge dal 2012 quattro atenei (Roma Tor Vergata, L'Aquila, Camerino e l'Universitá della Calabria) i quali hanno utilizzato la medesima organizzazione didattica, metodologica e di esperienza in laboratorio.
Quaranta sono in tutto le scuole che in Italia hanno partecipato al progetto, 10 per ogni universitá.
In ognuno degli atenei sono stati costituiti 3 gruppi di ricerca per 3 moduli didattici (materiali per l’astrofisica sperimentale, materiali per la conversione fotovoltaica, materiali per l’ICT - information and communication technology)
Il Liceo Scientifico “E.Fermi” di Cosenza ha selezionato gli alunni Alessandro Lento 5H, Mario Piluso 5D, Cristian Capalbo 5L che hanno sperimentato due settimane di attività full-time presso i laboratori del campus universitario, la prima dal 18 al 22 giugno 2012 e la seconda dal 4 all’ 8 febbraio di quest'anno, con professori e ricercatori universitari, attraverso lezioni teoriche e attività sperimentali. Il lavoro affidato agli studenti è stato impostato come attività di ricerca: i ragazzi hanno progettato e realizzato esperimenti, utilizzando strumenti e dispositivi presenti nei laboratori.
Gli studenti, scelti per la loro propensione ad intraprendere un percorso universitario scientifico e per la loro attitudine verso tali discipline, sono stati accompagnati dalla professoressa Maria Grazia Ruffolo, insegnante di Matematica e Fisica presso il Liceo “E. Fermi”, che così si esprime: “L’esperienza vissuta dai nostri allievi è di notevole rilevanza sia dal punto di vista didattico che dal punto di vista umano. Nei laboratori dell’ Unical abbiamo avuto modo di affrontare tematiche scientifiche innovative e di frontiera quali lo studio di strutture in fibra di carbonio con successiva realizzazione di un telescopio in tale materiale per l’astrofisica sperimentale, la realizzazione e lo studio di celle fotovoltaiche organiche e con nanotubi di carbonio, la realizzazione e utilizzazione di guide di luce planari, dispositivi fotonici al limite tecnologico odierno. I nostri studenti, sotto la guida di docenti universitari, hanno operato come veri ricercatori, che, adottando appieno il metodo sperimentale, hanno loro dimostrato quanto le nuove conoscenze siano una conquista che si ottiene mediante la ricerca. Negli stage la cooperazione tra tutti gli studenti provenienti da scuole diverse della regione, attuata tramite lavori di gruppo, e la socializzazione costante e costruttiva tra tutti noi partecipanti hanno anche contribuito ad un confronto importante anche come esperienza sociale e umana. Spero tanto che l’anno prossimo il progetto possa essere riproposto al fine di rafforzare e rendere strutturale il legame tra scuole superiori e università” .