Morano Calabro: riaperto l’istituto scolastico Vincenzo Severini
Restituito agli studenti l’edificio scolastico “Vincenzo Severini”. Come previsto e confermato nei giorni scorsi, ieri, lunedì 18 febbraio 2013, la storica struttura di Via Tufarello è tornata a svolgere ufficialmente il ruolo di agenzia didattica assegnatole negli Anni Cinquanta.
La cronaca locale annota in caratteri cubitali e destina agli annali un momento suggestivo e gravido di straordinari significati. Una festa caratterizzata da fantastici incroci cromatici, con attori protagonisti bambini adeguatamente agghindati ad perpetuam rei memoria. Corsi e ricorsi: quel che un tempo scandì le ore e le stagioni della vita per intere generazioni di padri e madri, dopo uno standby durato otto lunghi anni a seguito della chiusura disposta dalla magistratura nel 2005, oggi, a margine di un robusto intervento di ristrutturazione e allineamento a tutte le norme di sicurezza, si veste di nuovo e si offre a uno stuolo di bimbi impazienti e desiderosi di intraprendere il meraviglioso viaggio nella vita.
Alla manifestazione, sobria ma non scevra da spunti notevoli, hanno preso parte: il sindaco, Francesco Di Leone e la sua Giunta; la delegata alla Pubblica Istruzione Gisella Mainieri; la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Morano-Saracena”, Isabella Grisolia; il corpo docente e il personale Ata; le autorità militari; il responsabile dell’area tecnica comunale, ing. Domenico Martire, funzionari della municipalità, Francesco Gentile e Gaetano Celano; la progettista, arch. Amelia Affuso. Tantissimi i genitori che hanno accompagnato i loro figli al primo giorno nella nuova sede. Palpabile l’entusiasmo tra i presenti. Un entusiasmo che non è mancato di affiorare nel breve briefing tenutosi nell’ampia sala riunioni e che ha testimoniato quanto fosse atteso la circostanza. Il primo cittadino, nel suo saluto, ha evidenziato “l’eccezionale lavoro portato avanti dal suo esecutivo, specialmente quando le difficoltà rendevano incerto il completamento dell’opera”, e ringraziato altresì le “diverse amministrazioni che variamente hanno dato il loro contribuito”. “Vi restituiamo la scuola – ha affermato Di Leone.
Sia per voi un centro di conoscenza e di riferimento costante che vi sostenga nella formazione e vi guidi onestamente e con diligenza per le strade del mondo. Il nostro auspicio – ha chiosato il Sindaco – è di poter un giorno recuperare anche il plesso b. Faremo il possibile per riuscirvi, nella speranza che le istituzioni sovracomunali non vorranno lasciarci soli e largiscano i fondi necessari”. Similmente l’allocuzione della professoressa Gisella Mainieri, la quale nel porre l’accento sui valori antropologici e sulla nobiltà dell’istituzione scolastica, ha formulato l’augurio affinché “il Severini sia capace di formare coscienze ed essere promotore di sviluppo ed equità”. Anche la dirigente dell’IC, la professoressa Grisolia, indirizzando il suo dire soprattutto ai ragazzi, dopo aver ringraziato sindaco e amministratori vari e apprezzato la nuova struttura, si è soffermata sugli aspetti pedagogici e culturali che sovrintendono ai processi di crescita. “La scuola è vita – ha chiosato al termine di un articolato ragionamento – perché promuove l’uomo nella sua interezza e lo proietta nel futuro”.
E poi si è dato spazio alla convivialità. Docenti e discenti, amministratori e cittadini, hanno trascorso attimi di cordiale condivisione, gustando manicaretti ammanniti dalle mamme dei piccoli studenti. E… lentamente il Severini torna alla normalità. Ambita, tenacemente voluta, infine riconquistata. Mai più disagi per i nostri bimbi e per i loro educatori. Ricominciamo a leggere e a scrivere la nostra storia da dove avevamo interrotto.