Carceri: bimbi in cella con la mamma, appello di “Diritti civili”
Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, è intervenuto su un nuovo caso legato al dramma dei bambini in carcere e chiede che "si ponga fine a questa barbarie dei bimbi in cella con le loro mamme detenute". "Il caso di oggi - afferma Corbelli - è ancora più grave e inaccettabile, si tratta di due bambini, il piccolo Antonio Giuseppe, di un anno e mezzo, e la sorellina Chanel, di due anni, che vivono in cella, nel reparto femminile del carcere di Castrovillari, con la loro giovanissima mamma calabrese detenuta, S. I., 27 anni, incinta e in attesa del terzo figlio".
"Si può tenere in una cella - prosegue - una intera famiglia, addirittura due bambini e la loro mamma che sta, tra poche settimane, per partorire? La giustizia deve fare il suo corso e deve essere uguale per tutti, ma non si possono far pagare colpe e tenere in una cella dei bambini e la loro mamma incinta. Questa - dice - non è una giustizia giusta e umana. E' semplicemente una disumanità, una barbarie, anche se applicata nel rigoroso rispetto della legge. Quella donna incinta (condannata in primo grado, che non conosco, così come non conosco la sua vicenda processuale) e i suoi due bambini non possono e non devono restare in una cella, ma rimandati tutti a casa, con la concessione degli arresti domiciliari alla giovane donna. Domiciliari che sono stati, da pochi giorni, revocati alla donna perché avrebbe incontrato persone (familiari) non autorizzati. Confido nella sensibilità e umanità del giudice del tribunale di Castrovillari chiamato a decidere su questo drammatico caso umano. Auspico che anche questo appello venga accolto, così come è avvenuto nei mesi scorsi per altri due casi di giovane mamme detenute, che vivevano in cella con i loro bambini, che siamo riusciti (nel dicembre e nell'ottobre dello scorso anno) a far scarcerare". (Agi)