‘Ndrangheta: Milano, 20 anni a boss della Comasina Pepè Flachi

Calabria Cronaca

I giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato a 20 anni e quattro mesi Giuseppe “Pepè Flachi, il 'boss della Comasina” considerato l'erede di Renato Vallanzasca negli ambienti della malavita milanese. Complessivamente i giudici hanno condannato 15 persone considerate vicine alla 'ndrangheta, assolvendo un solo imputato. Il processo riguardava le infiltrazioni delle 'ndrine anche nel settore del movimento terra, nella gestione dei parcheggi, nelle rivendite per strada di panini, nelle security dei locali. (AGI)

h 17:08 | Il Tribunale di Milano ha confiscato la polizza vita della moglie di Pepè Flachi (che è ai domiciliari in quanto gravemente malato), il boss condannato a 20 anni e quattro mesi al termine del processo sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Lombardia. Tra gli altri imputati condannati figurano Emanuele Flachi, fratello di Pepè, a 13 anni; Giuseppe Romeo a 16 anni e quattro mesi; Paolo Martino, legato alle cosche reggine, a 17 anni; Giuseppe Amato a 14 anni e 16 mesi e Cesare Colombo a 16 anni e undici mesi. Complessivamente sono state 16 le condanne (ndr e non quindici come scritto in precedenza). Alcuni imputati condannati, tra cui Pepè Flachi, dovranno risarcire una provvisionale di 150mila euro alla parte civile Comune di Milano (il danno complessivo verrà stabilito dal giudice in sede civile). Sono stati inoltre confiscati diversi beni, tra cui case, bar e automobili, riconducibili agli imputati, accusati anche d'infiltrazioni nel gruppo di trasporto merci Tnt. La polizza vita confiscata alla moglie del boss Pepè Flachi aveva un premio di 25mila euro all'anno. Nei mesi scorsi era stato condannato a 14 anni il figlio dell' “erede di Vallanzasca”, Davide Flachi, condannato col rito abbreviato a 14 anni di carcere.