Domenico Condello finisce ai domiciliari per stalking
Domenico Condello, 38 anni, pregiudicato per reati di mafia e cugino di primo grado di Pasquale Condello, boss dell'omonima cosca influente nella zona nord di Reggio Calabria è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri su ordinanza del tribunale dello Stretto.
Il provvedimento è scaturito da una richiesta di emissione di misura cautelare a seguito delle denunce sporte dalla ex convivente S.M., più volte maltrattata e minacciata insieme alla figlia nata dalla relazione col Condello.
I reati contestati all'uomo sono stalking, minaccia e maltrattamenti in famiglia.
I FATTI | Nonostante Condello non fosse più convivente della ex moglie, La minacciava di morte e la perseguitava con continue chiamate al telefono e visite improvvise presso la sua abitazione. Presumibilmente il motivo di tale comportamento era dovuto anche al fatto che l'uomo riteneva la figlia minore essere una della cause della rottura del matrimonio.Condello, sin da giovane età si è reso responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso. La sua appartenenza all'omonima organizzazione criminale, facente capo al latitante Pasquale Condello, è confermata da un Ordine di Esecuzione Pena del 15 aprile 2002 con il quale veniva condannato alla pena di 5 anni di reclusione proprio per associazione per delinquere di tipo mafioso ed altro. La Corte di Appello di Reggio Calabria, il 12 novembre 1997, nel rigettare l'istanza presentata dallo stesso tendente ad ottenere la revoca degli arresti domiciliari, così riferiva: "...il CONDELLO è stato, con doppio grado di giudizio, condannato per gravi episodi estorsivi che si inquadrano in un contesto di criminalità organizzata...".