Emergenza rifiuti: caos sul tirreno
“L’emergenza rifiuti in Calabria ha raggiunto il punto di non ritorno, il sistema è ormai collassato”. A dirlo sono i sindaci dell’Alto Tirreno cosentino che ormai si sono arresi di fronte ai continui alt del Commissario per l’emergenza ambientale e alle chiusure improvvise degli impianti. La discarica di Vetrano sita nel territorio comunale di San Giovanni in Fiore è inspiegabilmente ferma, qui la maggior parte degli enti del Tirreno cosentino portano il proprio indifferenziato, da quattro giorni ed ecco come si presentavano stamane le strade di Scalea e Belvedere Marittimo.
Il sindaco della cittadina di San Daniele, Enrico Granata è allarmato. “Ho contattato il Prefetto di Cosenza – ha spiegato – sul territorio comunale sono presenti due cliniche e la nostra preoccupazione va ai rifiuti speciali potrebbero rimanere in strada, con tutte le conseguenze che potrebbero scaturire”. Infuriato anche il primo cittadino di Scalea, Pasquale Basile che ha lanciato pesanti accuse verso l’operato del commissario per l’emergenza, Vincenzo Speranza. “Il Governo regionale – ha detto – sta giocando con il fuoco. Si perde tempo con il passaggio delle competenze dall’Ufficio commissariale all’Assessorato all’Ambiente, intanto la Calabria soffre e la spazzatura rimane in strada”. Situazione in bilico anche a Praia a Mare, l’unico paese che riesce a resistere è Tortora, che sta sfruttando l’isola ecologica sita in località Falconara. Ma l’assessore all’Ambiente della Giunta Lamboglia, Franco Chiappetta, non è ottimista.