Aumento dei fallimenti in Calabria, ma alcune aziende resistono alla crisi
Riceviamo e pubblichiamo nota di Vincenzo Gallo:
In Calabria secondo Cerved Group nel periodo 2011/2012 i fallimenti delle imprese sono aumentati dell’8,6%, ma i valori più elevati sono stati registrati in Valle d’Aosta (+50%) e in Trentino Alto Adige (+19%). Le società di capitali fallite nel periodo 2009/2012 sono state pari al 3,2% in Calabria e tra le 10 province con il più alto tasso di fallimenti, al cui primo posto risulta quella di Pordenone, ci sono anche quelle di Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone.
Il tasso di variazione del numero di società protestate nel 2012 è stato in Calabria del 13%, mentre al vertice della classifica si colloca la Sardegna con il 26%. In questo contesto di crisi analizzando i bilanci di alcune delle principali imprese calabresi in base al fatturato del 2011, pur se emerge un quadro di più aziende in difficoltà, è da sottolinerae che alcune imprese sono in crescita ed hanno chiuso il bilancio in utile.
A parte il caso di un’ impresa del settore energetico con oltre 63 milioni di euro di fatturato che ha raggiunto addirittura circa 25 milioni di euro di utile, anche alcune aziende che non godono delle agevolazioni per le energie alternative hanno superato il milione di euro di utili.
Tra le prime imprese per fatturato alcune catene di supermercati. Positivi i bilanci di alcune delle principali aziende del settore alimentare e di alcune imprese esportatrici, che sembrano aver resistito abbastanza bene alla crisi. Nel settore della logistica e nell’intera filiera dell’edilizia significative invece le perdite di alcune delle maggiori imprese calabresi.