Coldiretti: terapia straordinaria per immettere liquidità nel sistema economico
Una terapia straordinaria che ristabilisca subito la liquidità del sistema, pur equilibrando tale necessità con gli obiettivi di disciplina del bilancio. Questa la richiesta in una lettera che il presidente della Coldiretti Calabria ha inviato agli assessori al Bilancio Giacomo Mancini e all’agricoltura Michele Trematerra.
"In uno scenario, avvalorato da drammatici dati di diverse fonti, che convergono nel descriverci una situazione quasi al tracollo, - scrive Molinaro - dove cresce la disoccupazione, gli investimenti diminuiscono, aumentano protesti e la chiusura di imprese, i debiti lievitano di giorno in giorno e questo si acuisce nel sud Italia e nella nostra regione, occorre, una terapia straordinaria di intervento".
"Negli ultimi tre anni, nonostante le perfomance, dovute in buona parte alle capacità imprenditoriali ed alla voglia di non mollare, si registrano - continua - pericolose conseguenze negative, simile ad un attacco cardiaco, che ha paralizzato il sistema economico. Tutto questo, fa il paio con l’impossibilità di accesso al credito che incide negativamente su progetti innovativi e di successo e fa diminuire la propensione ad iniziarli. Occorre – è la richiesta di Molinaro - a livello di responsabilità regionale, che si adottino politiche virtuose, ripeto straordinarie, per attenuare tali nefasti effetti e recuperare così, la fiducia delle imprese, dei cittadini e delle famiglie. Riallineare “le politiche e le prassi amministrative” con le dichiarazioni di principio e la realtà dei fatti. Il presidente dell’organizzazione agricola affonda e va nel concreto. Attenuare e quasi annullare i tempi eccessivi di erogazione dei fondi da parte della Regione, causati da una eccessiva e stratosferica burocratizzazione degli atti amministrativi, che crea molto spesso, senso di inadeguatezza e quasi ostilità nonché una lettura fortemente restrittiva".
"Dietro le cifre che la Regione deve erogare - precisa ancora Molinaro - non ci sono solo aspetti tecnici, ma storie umane, valori imprenditoriali, livelli occupazionali da difendere, servizi da rendere. Ed allora, alle imprese agricole: bisogna garantire velocemente (sburocratizzando al massimo impegno e pagamento) la liquidazione dei crediti che esse avanzano e che in questi tre anni si sono accumulati e avviare la ristrutturazione del debito a breve. Al sistema allevatoriale: fare in modo che nella zootecnia che, rappresenta la terza filiera produttiva regionale, non si interrompa il processo di miglioramento aziendale, delle produzioni e della sicurezza alimentare. Al sistema dei Consorzi di Bonifica: l’erogazione degli arretrati o almeno una buona parte, e comunque indirizzare anche l’azione verso la certificazione dei crediti che serve anche ad agevolare i rapporti dei Consorzi con le banche. Al sistema Confidi: rendere disponibile la somma di € 500mila disponibile sulla L.R. 30/2012 “Misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura”.
Molinaro, infine, si augura che le richieste non occupino i gradini più bassi della scala delle priorità politiche e istituzionali.