Expo 2010: a Shangai vetrina d’eccezione per Cosenza
Attingendo dalle realta' di dodici citta' italiane, colte nei migliori momenti artistici e ambientali, un poliedro a quindici facce ricostruisce per immagini la città ideale. Insieme a Bologna, Lucca, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Salerno, Siena, Siracusa, Spoleto e Trieste c'e' anche Cosenza, con l'isola pedonale, i vigili urbani in bici, la statua di Telesio, le sculture del Museo all'aperto, gli scorci del centro storico di rara bellezza. Chi vorra' vedere tutto questo dovra' andare a Shanghai e visitare la Mostra Sustainable Cities in Italian Style, allestita dall'architetto Mario Occhiuto all'interno della sezione Urban Best Practices Area (UBPA), da lui progettata per l'Expo universale 2010.
La Mostra - inaugurata qualche settimana addietro alla presenza del Ministro Stefania Prestigiacomo- ed il significato che essa riveste per la citta' sono stati al centro della conferenza stampa tenuta stamani nella sede di "Io cittadino" in via Rivocati, dallo stesso architetto Occhiuto e dal Sindaco Salvatore Perugini. Mario Occhiuto ha vinto nei mesi scorsi il concorso internazionale per la progettazione e il recupero di alcuni capannoni industriali dismessi a Shanghai, divenuti adesso il cuore della sezione dedicata alle migliori pratiche ambientali poste in essere dalle citta'. All'interno di questo progetto, l'architetto cosentino ha creato anche la Mostra e, nel momento in cui vive un'esperienza professionale di indubbio valore, ha voluto farsi accompagnare dalla sua citta', della quale ha saputo vedere e sottolineare le molte cose apprezzabili di ieri e di oggi, naturalmente trovando la pronta adesione dell'Amministrazione comunale. "Una volta c'erano centri storici vivibili, a misura d'uomo, realizzati con una qualita' che purtroppo, successivamente, non sara' replicata nelle periferie urbane - ha detto l'architetto Occhiuto commentando due filmati proiettati per l'occasione - C'e' stata pero' una inversione di tendenza negli ultimi anni volta a riappropriarsi di spazi piu' vivibili. Ho voluto, quindi, raccontare le citta' partendo dal passato e cogliendo le eccellenze. E non potevo non sottolineare quanto di buono esiste nella mia citta'".
Una vetrina d'eccezione, dunque, per Cosenza, inserita in quella che viene definita la piu' grande esposizione universale di tutti i tempi con circa 260 partecipanti tra Paesi e organismi internazionali, una previsione di 80 milioni di visitatori con una media giornaliera di 600mila visitatori dalprimo maggio al 31 ottobre quando chiudera' i battenti, 5 miliardi di euro di investimento complessivo per uno spazio espositivo di circa 6 chilometri quadrati. Il tema scelto per la Expo 2010 di Shanghai e' Better city, better life (Citta' migliore, vita migliore) e parte dalla considerazione che dal secolo scorso ad oggi la popolazione che vive nelle citta' e' aumentata dal 2% al 50%. "Sono molti - ha commentato il Sindaco Salvatore Perugini- i motivi di soddisfazione per questa iniziativa. Intanto dobbiamo compiacerci che due nostri concittadini siano arrivati cosi' lontano grazie al loro talento e alla loro competenza. Il primo e' Beniamino Quintieri, che oggi, dopo altri prestigiosi incarichi, svolge le funzioni di Commissario Generale del Governo per l'Expo di Shanghai 2010. L'altro e' l'architetto Occhiuto, delle cui qualita' professionali vi sono testimonianze non solo in Italia e che e' stato il promotore della partecipazione della nostra citta' a Shanghai. Siamo, poi, orgogliosi della presenza della citta' in Cina che, peraltro, apre un percorso virtuoso che ci vedra' partecipare anche all'EXPO 2015 di Milano, come stabilito nel protocollo sottoscritto qualche mese addietro con il Sindaco Moratti. E, infine, siamo lieti che le cose migliori della nostra citta' siano state riconosciute al punto da inserirle in un progetto cosi' importante che ci porta all'attenzione di una platea vastissima." Il Sindaco ha poi preannunciato che l'Amministrazione sara' presente il 9 luglio a Shanghai alla manifestazione riservata alle citta' partecipanti. Cosa aspettarsi, infine, dalla preziosa occasione di visibilita' internazionale? Qualche turista in piu' sara', naturalmente, il benvenuto. Ma sarebbe altrettanto gradito se, a livello di coscienza collettiva locale, questa opportunita' innescasse un meccanismo di riconoscimento e di condivisione delle positivita' che nella nostra citta' esistono, anche se troppo spesso trascurate a favore di quanto invece ancora non va.