La giocatrice De Oliveira Cardoso si oppone alla rescissione del contratto della Volley Soverato
Si è tenuta nel pomeriggio di ieri martedi 19 marzo alle 15,30 presso lo studio legale Torchia in Catanzaro la conferenza stampa della giocatrice Jaline Prado de Oliveira Cardoso assistita dal suo legale avv. Annalisa Pisano.
La Ads Volley Soverato, società che milita in A2, il 10 dicembre scorso ha unilateralmente rescisso il contratto stipulato il 31 agosto scorso sulla scorta di alcuni accertamenti effettuati in una clinica privata.
La giocatrice, ritenendo le motivazioni addotte dalla società ingiustificate nonché altamente lesive in quanto riconducibili ad asserite patologie in grado di incidere negativamente sulle prestazioni fisiche di un'atleta compromettendone sul piano dell'immagine le prospettive future anche in termini patrimoniali, ha infatti dato incarico all'avv. Annalisa Pisano e Vincenzo Vaiti di assisterla nelle le sedi che si riterranno più opportune
Il provvedimento è stato impugnato in quanto ritenuto "illegittimo, arbitrario e lesivo della giocatrice la risoluzione/annullamento del contratto sottoscritto il 31.8.2012, anche perché il 29 dicembre 2012 vi è stata una visita congiunta a cui ha partecipato il medico sociale, Raffa, dalla quale è emerso che è stata sottoposta a visita ortopedica specialistica da un medico di chiara fama, che ha concluso ritenendo senza ombra di dubbio che la sig.ra Jaline Prado De Oliveira non ha “alcuna controindicazione allo svolgimento dell’attività sportiva richiesta in contratto”.
"Precedentemente - continua la nkota stampa - la Jaline Prado in data 10.12.12 riceveva una nota di “risoluzione del contratto a decorrere dal 07 u.s.” (7.12.12), con la quale veniva informata che “il contratto per prestazioni sportive del 31.8.2012 si deve ritenere risolto e/o annullato con decorrenza 07.12.12” con l’intimazione ulteriore di lasciare libero e sgombero l’appartamento e riconsegnare l’autovettura concessa in comodato.Tale risoluzione contrattuale è evidentemente non retta da alcuna causa di giustificazione attesa la negatività di tutti gli esami specialistici effettuati in contraddittorio tra le parti e non giustifica pertanto i mancati pagamenti dei compensi dovuti all’atleta che addirittura si riferiscono anche a mensilità precedenti il presunto e smentito infortunio. L’atleta comunica, comunque, che si riserva la facoltà di intraprendere idonee azioni giudiziarie a tutela della sua immagine di giocatrice professionista quotata sul mercato nazionale ed internazionale, che le comunicazioni, anche verso i media, effettuate dalla società del presidente Matozzo. Hanno irrimediabilmente pregiudicato anche in previsione di un’eventuale ricollocazione in altre squadre;
E’ il caso di sottolineare - conclude la nota che annuncia il ricorso - che la giocatrice ha fornito sia prima della risoluzione del contratto sia successivamente, mediante idonee visite specialistiche, documentazione comprovante la sua idoneità all’attività sportiva agonistica per la pratica della pallavolo con scadenza 28 agosto 2013".