Rifiuti. Dell’Aquila (Gd): Pugliano scopre che c’è un problema

Catanzaro Politica
Giuseppe Dell'Aquila

"Recentemente l'assessore regionale Pugliano si è ricordato che anche in Calabria ormai esiste il problema dei rifiuti. Le dichiarazioni di questi giorni in merito ad un nuovo progetto di riordino delle leggi sui rifiuti dovrebbero spingere tutti ad una riflessione seria. A cosa serve un commissario in carica da quasi tre anni se poi alla fine i risultati sono peggiori di come era la situazione al 2009? Perché spendere risorse per un commissariamento inutile? Perché nominarne un altro dopo l'ultimo fallimento di esso?".

E' quanto afferma Giuseppe Dell'Aquila, presidente dei Giovani Democratici della Calabria. "Forse perché - aggiunge - il governatore della Regione Calabria, Scopelliti, deve ancora una volta "esportare" il suo modello, quello reggino, fatto di "amici" ai quali dare una poltrona, si vede la nomina alla Corte dei Conti di uno degli attori principali del modello Reggio, per portare avanti interessi dei quali non si conoscono gli emissari. Non basta pubblicare semplici parole in comunicati facili per risolvere i problemi della nostra terra. Non servono parole per far partire il progetto di raccolta differenziata, quando la società civile, istruita, la raccolta differenziata la fa quotidianamente, ma per un qualche motivo, o interesse di troppo, il tema della differenziata e' abbandonato da chi lo sbandiera quotidianamente"

"Per l'Italia, più ancora che per la Calabria - secondo Dell'Aquila - l'economia verde sta rappresentando una chiave straordinaria per rigenerare il Made in Italy e, più in generale, per sostenere la piena affermazione di un nuovo modello di sviluppo all'interno dell'intero sistema imprenditoriale, fondato sui valori della qualità, dell'innovazione, dell'eco-efficienza e dell'ambiente. Anche se esiste una maggiore propensione a investire in tecnologie green al crescere della dimensione organizzativa d'impresa, vi e' infatti anche un continuo impegno strategico delle imprese di minore dimensione nella direzione della green economy, spesso sfruttando i vantaggi della relazionalità d'impresa secondo logiche di filiera integrata, nel manifatturiero come nei servizi. I risultati del Rapporto 2012 ci confermano come la volontà delle nostre imprese di credere nel green si mantenga anche con il persistere di condizioni esterne avverse e una concorrenza straniera sempre più agguerrita. Serve, dunque - conclude l'esponente del Pd - un investimento serio e mirato non più propagandistico ad una risoluzione in termini di qualità ambientale che sappia affrontare il problema dei rifiuti e trasformarlo in un occasione di lavoro e sviluppo". (AGI)