Cutro, Gruppo di Minoranza: sfiducia al Sindaco per tornare al voto
Riceviamo e pubblichiamo nota del Gruppo di Minoranza del Comune di Cutro:
“Servono soluzioni, non analisi inconcludenti. La sfiducia al Sindaco per tornare al voto e dare ai Cutresi la possibilità di scegliere come e da chi farsi governare”
"La mozione di sfiducia, al cospetto di un teatrino ipocrita ed inconcludente, figlio di un consenso elettorale che questa amministrazione non solo non ha mai avuto pienamente ma che è andato assottigliandosi fino al tracollo dei risultati elettorali del marzo scorso, è l’unico atto di serietà politica possibile. Le forze che hanno in questi mesi manifestato tutto il loro disaccordo nei confronti dell’attività del primo cittadino avranno così modo di manifestare ancora una volta il proprio dissenso votando un atto politico significativo come la mozione di sfiducia, permettendo, insieme a noi, di ridare la parola ai cittadini.
Con la votazione sulla mozione di sfiducia avremo modo di distinguere in maniera netta tra chi sostiene questo fallimento e questo cattivo modo di amministrare e chi invece vuole ridare speranza ad una comunità in ginocchio; avremo modo, altresì, di distinguere tra chi, pur di salvare la propria poltrona è disposto, eventualmente, a fare marcia indietro rispetto a ciò che ha fatto e dichiarato in questi mesi e chi, invece, è disponibile a rinunciare al proprio ruolo di consigliere comunale pur di andare a nuove elezioni con un progetto serio e concreto per ricostruire la nostra cittadina.ù
Comunque vada l’opposizione continuerà a lavorare su punti programmatici di generale interesse: PSC, Nuova Politica di Bilancio, Personale, Servizi Sociali, Normalizzazione della Spesa Pubblica, degli Affidamenti e degli Incarichi, con un’azione aperta al contributo della società civile e di tutte quelle forze politiche che seriamente credono nel riscatto di Cutro, sempre che questa maggioranza ha di fatto il reale interesse ad avere il contributo responsabile delle opposizioni. Tale decisione è maturata dopo un’attenta riflessione sulla carente attività amministrativa e politica, l’inefficienza è sotto gli occhi di tutti. Non c’è un solo settore dell’amministrazione che riesce a muoversi a pieno regime. È un’amministrazione inadeguata, sciatta, irresponsabile, legata a vecchie forme di clientelismo ed assistenzialismo che stanno decretando la fine di un territorio. Non c’è un solo servizio che abbia uno standard europeo.
L’appello al dialogo non è più credibile. Abbiamo sempre sostenuto sin dal’inizio di questa legislatura l’importanza di un confronto tecnico politico all’interno delle Commissioni Consiliari, prima tra tutte quella sulla Trasparenza, ma, a questa scelta di responsabilità, il Sindaco, la Giunta, e la sua ipocrita maggioranza ha opposto una linea di chiusura e di arroccamento. Il dialogo auspicato all’inizio della legislatura, anche sulla scorta di un risultato elettorale che divise il paese nettamente in due, si è rapidamente trasformato nel soliloquio arrogante e sprezzante che ha caratterizzato questi ultimi due anni. La fiducia verso il Sindaco e la sua Giunta è ai minimi termini non solo tra i cittadini ma, a ben vedere, anche tra le forze sociali e politiche che hanno sostenuto l’attuale maggioranza.
Prendendo atto quindi della grave crisi economica, sociale, politica ed istituzionale in corso, ed alla luce dell’assenza di idee e progetti chiari su come governare, sproniamo al coraggio coloro che hanno voglia di programmare il futuro e li sfidiamo alla chiarezza delle proprie idee".
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