Porto turistico Gizzeria: chiesto il processo per 25 persone
La richiesta di mandare sotto processo 25 persone è stata avanzata oggi dal pubblico ministero all'udienza preliminare a carico di altrettanti indagati a vario titolo per falso ideologico, abuso d'ufficio in concorso, e reati ambientali nell'ambito dell'inchiesta relativa a presunti illeciti connessi alla realizzazione del porto turistico "Il Delfino", di Gizzeria, su un'area comprendente il sito del "Lago la Vota", considerato di Importanza Comunitaria. Il pubblico ministero, Domenico Guarascio, ha ribadito in aula la richiesta di rinvio a giudizio al termine della propria requisitoria, prima che il giudice rinviasse all'udienza del 16 maggio.
Gli indagati sono imprenditori, e poi ex amministratori e tecnici del Comune di Gizzeria, nonchè funzionari e dirigenti della Regione Calabria. L'indagine, nata da un'attivita' coordinata dalla Procura di Lamezia Terme, è approdata nel maggio 2011 davanti al giudice per le indagini preliminari del locale tribunale che ha stralciato le posizioni di 25 persone inviandole all'attenzione della Procura di Catanzaro per competenza territoriale. E, nell'ufficio del capoluogo, il sostituto procuratore, Paolo Petrolo, ha chiesto che si mandino sotto processo gli indagati, indagati rispetto alla vicenda della "Fedilbarc snc", società che realizzò, abusivamente secondo le accuse, "l'ampliamento della struttura portuale turistica", per i quali l'udienza preliminare è fissata il 18 febbraio davanti al giudice Assunta Maiore.
Si tratta di Antonietta Aiello, 44 anni di Lamezia, e Filadelfio Fedele, 61 anni di Lamezia, rispettivamente amministratore e gestore della "Fedilbarc"; dei componenti del nucleo Via del dipartimento ambiente della Regione Calabria, Giuseppe Graziano, 50 anni di Cosenza, Giuseppe Cortone, 58 anni di Cerisano, Antonio La Rosa, 38 anni di Mammola, Raffaele Mangiardi, 35 anni di Brognaturo, Giuseppe Melfi, 54 anni di Castrovillari, Giuseppe Putrino, 37 anni di Crotone, Francesco Salatino, 57 anni di Cosenza, Vincenzo Schirinzi, 50 anni di Cosenza, Andrea Sposato, 39 anni di Cosenza, Luciano Matragano, 59 anni di Catanzaro, Franco Labonia, 58 anni di Satriano, Walter Canino 64 anni di Catanzaro, Antonino Genovese, 63 anni di Reggio Calabria, Luciano Pelle, 61 anni di Antonimina (RC), del progettista Antonio Pelle, 52 anni di Lamezia; di Giuseppe Iacopino, 61 anni di Catanzaro, dirigente del Dipartimento ambiente della Regione Calabria; di Claudio Bertullo, 66 anni di Reggio Calabria, Rita Mattia 63 anni di Catanzaro, dirigenti di Urbanistica e Demanio della Regione Calabria; dell'impiegato regionale Salvatore Gallelli, 63 anni di Soverato; di Angelo Colaci, 58 anni di Vibo, responsabile del procedimento; di Sarino De Sensi, 63 anni di Falerna, istruttore comunale di Gizzeria della pratica; Ottorino Roppa, 56 anni di Gizzeria, professionista esterno del Comune di Gizzeria, Francesco Nicolazzo, 45 anni di Lamezia, progettista e direttore dei lavori di una variante (tra i legali impegnati nella difesa gli avvocati Francesco Iacopino, Vittorio Plati', Pino Zofrea, Crescenzio Santuori). (AGI)