Vibo, Cisal: “Il sindaco repinge la petizione popolare sul mercato”
"Uno tra i più fondati motivi per cui il sindaco di Vibo Valentia, Nicola D’Agostino, dovrebbe fare in fretta le valigie da Palazzo “Luigi Razza” proviene dalla sempre più collaudata incapacità di dare ascolto alle legittime istanze dei cittadini". E' quanto srive in una nota la segretereria provinciale della Cisal.
"Quel che è accaduto venerdì scorso - continua la nota - in occasione dei lavori del Consiglio Comunale, rappresenta una sorta di indiscutibile campione a conferma del significativo giudizio espresso sulla penosa validità dell’impegno del primo cittadino in favore dei problemi della popolazione.
Una delegazione dei venditori ortofrutticoli del mercato coperto di via Clarisse si era portata nell’aula consiliare a sostegno dell’iniziativa assunta dalla Cisal che, in direzione del problema riguardante la ormai annosa vicenda igienico ambientale e strutturale dello stesso mercato coperto, si è fatta carico di una raccolta di firme volta a sensibilizzare, ulteriormente, l’amministrazione attiva sulla delicatezza del problema, ormai a tutti noto.
Presente con il segretario provinciale aggiunto Filippo Curtosi ed i dirigenti Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè, la Cisal aveva chiesto al Presidente dell’assemblea, Giuseppe Mangialavori, di consentire la consegna ufficiale al sindaco dell’elenco della raccolta delle firme ( oltre mille).
Avuto sentore che stava per accadere questo momento il sindaco si è alzato dalla poltrona ed è sparito. Un gesto, quest’ultimo, definito inaccettabile per i lavoratori e per la Cisal che senza scoraggiarsi hanno chiesto la parola.
A farsi interprete della esigenza di rappresentare al sindaco e all’assemblea il frutto della iniziativa è stato, naturalmente, Filippo Curtosi la cui iniziativa è apparsa subito non gradita al Presidente Giuseppe Mangialavori nonostante il Consiglio Comunale dimostrasse il suo pieno interesse alla vicenda.
Con evidente sorpresa per lavoratori ed i rappresentanti della Cisal, Mangialavori, inspiegabilmente, ha rifiutato il fascicolo contenente la raccolta popolare di firme per il mercato coperto ed ha invitato Filippo Curtosi al “rispetto delle regole”, reo di aver ancora una volta sottolineato la gravità della condizione in cui si dibattono i lavoratori della terra che occupano, in emergenza, lo striminzito spazio di un’ala della struttura comunale.
La Cisal, tra l’altro, si domanda perché non viene investita la somma di 110 mila euro già disponibile ?
In ogni caso un giudizio estemporaneo e poco apprezzabile quello fornito dal Presidente di un organismo, il Consiglio Comunale, male accolto dagli interessati che hanno elevato il tono della protesta all’indirizzo di Mangialavori e dello stesso sindaco D’Agostino che, guarda caso, ha rifatto la sua apparizione nel momento in cui lavoratori e Cisal sono stati invitati ad abbandonare l’aula.
Il deplorevole e assoluto rifiuto, da parte del sindaco, di ascoltare la protesta è stata la puntuale conferma di quanto gli stia particolarmente a cuore far propri i problemi della gente.
Il suo ingiustificato atteggiamento - conclude la nota della Cisal - consolida il suo deprecabile stile di amministratore di far propria la difficoltà in cui versano i cittadini alle prese anche con problemi di questo tipo".