Calabria: cinque consiglieri del Pd chiedono la rimozione del commissario Percolla
Nuova, clamorosa iniziativa di cinque consiglieri regionali del Pd sugli sprechi ed i ritardi accumulati in Calabria dal Commissario Straordinario Delegato per l'attuazione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico Domenico Percolla.
In una interrogazione presentata oggi al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione (primo firmatario), insieme ai colleghi Antonino De Gaetano, Bruno Censore, Mario Franchino e Nicola Adamo, chiede a Scopelliti e Gentile di sapere quali iniziative urgenti e tempestive intendono assumere nei confronti del Governo Nazionale per far cessare immediatamente il commissariamento per l’attuazione dell’APQ per la riduzione del rischio idrogeologico in Calabria, considerati i fallimenti, gli sprechi e l’incapacità del Commissario a far partire e realizzare i 179 interventi previsti dallo stesso APQ.
“La mancata realizzazione degli interventi previsti -sostengono i sottoscrittori dell’interrogazione- ha provocato un danno gravissimo ai territori interessati e all’intera economia calabrese che, da oltre tre anni, non ha visto utilizzare uno solo dei 220 milioni di euro stanziati per la Calabria dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare per le finalità previste”.
Dopo aver ricordato che circa tre anni fa, e precisamente il 25 novembre del 2010, tra il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare e la Regione Calabria fu sottoscritto un APQ (Accordo di Programma Quadro) attraverso cui furono stanziati duecentoventi milioni di euro per la riduzione del rischio idrogeologico in Calabria e che, per l’attuazione dello stesso, con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e su proposta del Ministro dell’Ambiente fu nominato, con durata triennale dell’incarico e con un compenso pari a centocinquantamila euro all’anno, Commissario Straordinario Domenico Percolla, nell’interrogazione viene sottolineato con forza che l’emergenza idrogeologica è servita solo a dilatare i costi ed i tempi di attuazione degli interventi e ad esautorare da questi compiti Regione, Province e Comuni.
Basti pensare che, ad oggi, solo quattro gare d’appalto sono state espletate sui 179 interventi previsti dall’APQ e, che tra questi, era prevista anche la sistemazione del fiume Crati nei pressi dei comuni di Cassano e Corigliano e, quindi, l’area colpita dalla recente alluvione che ha inondato l’area archeologica di Sibari, il cui intervento, che richiede la somma di quattro milioni di euro, poteva e doveva essere stato già realizzato da tempo, evitando così un ulteriore grave danno all’immagine della nostra regione e ad un’area archeologica di interesse mondiale.
“Tutto ciò accade, peraltro –concludono i cinque consiglieri regionali dei democratici- mentre le nostre popolazioni vivono nella paura, i nostri sindaci e i nostri amministratori sono spesso costretti ad affrontare “a mani nude” e senza alcun quattrino le emergenze che si succedono a ritmo impressionante nella nostra regione e le imprese continuano a chiudere per mancanza di lavoro. A questo punto è più che mai urgente e necessario mettere da parte definitivamente l’esperienza commissariale, dando alle Province ed ai Comuni le risorse necessarie per porre definitivamente mano ad una situazione che, se non affrontata con celerità e conoscenza del territorio, rischia col passare dei giorni di diventare sempre più grave ed insostenibile”.