Catanzaro, Lostumbo su Piano Locale per il Lavoro denominato “Marco Polo”
Riceviamo e pubblichiamo una nota dal presidente della commissione politiche sociali Rosario Lostumbo sul Piano Locale per il Lavoro denominato “Marco Polo”:
“Nell’ambito dei PLL, il comune di Catanzaro partecipa mediante la costituzione di un partenariato finalizzato a concretizzare il Piano Locale per il Lavoro denominato “Marco Polo”. Questo Partenariato si concretizza attraverso l’associazione temporanea di scopo (ATS) composta da alcuni comuni geograficamente ricadenti tra la Valle del Corace e la Comunità Montana del Revertino, nonché la Confindustria di Catanzaro, la Camera di Commercio di Catanzaro ed altri enti di rappresentanza datoriale e sindacale e che vede come capofila il comune di Catanzaro.
L’associazione Temporanea di Scopo diverrà il soggetto proponente del PLL. Al partenariato. La mia opinione nei confronti del PLL e naturalmente del progetto Marco Polo, non può che essere positiva , in quanto se portata avanti con convinzione e puntuale e corretta gestione, come certamente farà il comune di Catanzaro, potrà veramente rappresentare lo strumento più idoneo per la realizzazione dei processi di sviluppo locale che devono tradursi nella capacità strategica di intercettare le vere potenzialità di miglioramento del territorio, con la prospettiva di rafforzare le realtà produttive e le eccellenze ove vi sono; oltre che strumento idoneo. Il PLL deve essere inteso come una opportunità per poter fare emergere la capacità dei luoghi a restare coesi e realizzare nuova progettualità; e soprattutto deve essere inteso come una opportunità e una strategia mirata a creare lavoro e “buona occupabilità “ intesa quest’ultima come occupazione qualificante, fondamentale alla realizzazione dello sviluppo locale. A quanto detto si aggiunge inoltre l’opportunità per il Comune capofila di poter realizzare tale progetto a costo zero. Presi, dunque,in considerazione tutti gli aspetti che sorreggeranno tale progetto, ritengo che non poteva non avere il parere positivo dalla commissione da me presieduta; fermo restando che il progetto passerà al vaglio del Consiglio comunale di venerdì prossimo. I Piani Locali per il Lavoro (PLL) sono strumenti di attuazione delle politiche attive per l’occupazione in una prospettiva di potenziamento e sviluppo dei sistemi locali produttivi. Il loro obiettivo è quello di voler potenziare i diversi sistemi produttivi locali creando nel contempo buona occupabilità.
I PLL si sviluppano attraverso 2 fasi: − La 1^ fase si concretizza della presentazione della proposta di PLL, finalizzata alla individuazione di filiere e/o meglio micro filiere produttive. La 2^ fase si concretizza nella pubblicazione dei bandi disciplinanti la procedura per l’attuazione delle linee operative proposte nel Piano Locale per il Lavoro. L’Avviso per la 1^ fase è stato pubblicato sul BUR Calabria n. 50 del 14 dicembre 2012 - Parte Terza a valere sul Por Calabria FSE 2007-2013 - Asse Occupabilità - Obiettivo specifico E1. Approvazione dell’avviso pubblico per la presentazione e la selezione dei PLL – «Piani Locali per il Lavoro». Per la 2^ fase gli avvisi pubblici, saranno direttamente emanati dalla Regione Calabria dopo l’approvazione dei PLL, sulla base delle indicazioni provenienti dai territori proponenti.
Alla 1^fase possono partecipare i soggetti pubblici e privati che intendono promuovere un PLL attraverso la costituzione di un Partenariato di progetto, mediante la sottoscrizione di un protocollo di intesa. Al Partenariato di progetto possono partecipare Enti locali, in forma singola e/o associata, Enti e Amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del PLL. Il Partenariato di progetto dovrà elaborare un Piano Locale per il lavoro per un ambito territoriale che deve comprendere almeno 8 comuni e un bacino di utenza non inferiore a 50 mila abitanti. Ogni singolo PLL dovrà contenere al proprio interno le misure di incentivazione, e le relative risorse finanziarie dirette: alla realizzazione della strategia occupazionale locale, all’inserimento occupazionale (apprendistato e dote occupazionale per i giovani calabresi); all’incremento occupazionale (incentivi alle imprese per l’assunzione di nuove unità lavorative); all’autolavoro; alla erogazione di voucher per la buona occupabilità, che rappresentano uno strumento innovativo finalizzato a creare figure professionali necessarie allo sviluppo delle reti di impresa. Le risorse finanziarie destinate ai PLL ammontano ad € 13.000.000. L’importo massimo finanziabile per ogni singolo PLL non potrà essere superiore a cinquemila euro”.